8 giugno 2008 – Xa domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 59

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

 

Prima lettura – Audio
Os 6,3-6

Voglio l’amore e non il sacrificio.

Dal libro del profeta Osèa

Affrettiamoci a conoscere il Signore,/
la sua venuta/ è sicura come l’aurora.//
Verrà a noi/ come la pioggia d’autunno,/
come la pioggia di primavera/ che feconda la terra.//
Che dovrò fare per te,/ Èfraim,/
che dovrò fare per te,/ Giuda?/
Il vostro amore/ è come una nube del mattino,/
come la rugiada che all’alba svanisce.// 
Per questo li ho abbattuti/ per mezzo dei profeti,/
li ho uccisi/ con le parole della mia bocca/
e il mio giudizio/ sorge come la luce:/
poiché voglio l’amore/ e non il sacrificio,/
la conoscenza di Dio/ più degli olocausti.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 49

Rit.:Chi cammina per la retta via vedrà la salvezza di Dio.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Se avessi fame, non te lo direi:
mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori?
Berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria».

Seconda lettura – Audio
Rm 4,18-25

Si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ Abramo credette,/ saldo nella speranza/ contro ogni speranza,/ e così divenne padre di molti popoli,/ come gli era stato detto:/ «Così sarà/ la tua discendenza».//
Egli non vacillò nella fede,/ pur vedendo già come morto il proprio corpo/ – aveva circa cento anni/ – e morto/ il seno di Sara.// Di fronte alla promessa di Dio/ non esitò per incredulità,/ ma si rafforzò nella fede/ e diede gloria a Dio,/ pienamente convinto/ che quanto egli aveva promesso/ era anche capace/ di portarlo a compimento.// Ecco perché/ gli fu accreditato come giustizia.//
E non soltanto per lui/ è stato scritto che gli fu accreditato,/ ma anche per noi,/ ai quali deve essere accreditato:/ a noi che crediamo/ in colui che ha risuscitato dai morti/ Gesù nostro Signore,/ il quale è stato consegnato alla morte/ a causa delle nostre colpe/ ed è stato risuscitato/ per la nostra giustificazione.

Vangelo – Audio
Mt 9,9-13

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

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