1 febbraio 2009 – IV del Tempo Ordinario – Anno B – 120

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Prima lettura – Audio
Dt 18,15-20

Susciterò un profeta e gli porrò in bocca le mie parole.

Dal libro del Deuterònomio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Il Signore,/ tuo Dio,/ susciterà per te,/ in mezzo a te,/ tra i tuoi fratelli,/ un profeta pari a me.// A lui darete ascolto.//
Avrai così quanto hai chiesto al Signore,/ tuo Dio,/ sull’Oreb,/ il giorno dell’assemblea,/ dicendo:/ “Che io non oda più la voce del Signore,/ mio Dio,/ e non veda più questo grande fuoco,/ perché non muoia”.//
Il Signore mi rispose:/ “Quello che hanno detto,/ va bene./ Io susciterò loro un profeta/ in mezzo ai loro fratelli/ e gli porrò in bocca le mie parole/ ed egli dirà loro quanto io gli comanderò.// Se qualcuno non ascolterà le parole/ che egli dirà in mio nome,/ io gliene domanderò conto.// Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome/ una cosa che io non gli ho comandato di dire,/ o che parlerà in nome di altri dèi,/ quel profeta dovrà morire”». 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 94

Rit.:Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda lettura – Audio
1Cor 7,32-35

La vergine si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ io vorrei che foste senza preoccupazioni:/ chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore,/ come possa piacere al Signore;/ chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo,/ come possa piacere alla moglie,/ e si trova diviso!//
Così la donna non sposata,/ come la vergine,/ si preoccupa delle cose del Signore,/ per essere santa nel corpo e nello spirito;/ la donna sposata invece/ si preoccupa delle cose del mondo,/ come possa piacere al marito.//
Questo lo dico per il vostro bene:/ non per gettarvi un laccio,/ ma perché vi comportiate degnamente/ e restiate fedeli al Signore,/ senza deviazioni.

Vangelo – Audio
Mc 1,21-28

Insegnava loro come uno che ha autorità.

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

25 gennaio 2009 – 3a del Tempo Ordinario – Anno B – 119

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Il Foglietto delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura – Audio
Gn 3,1-5.10

I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona

Fu rivolta a Giona questa parola del Signore:/ «Àlzati,/ va’ a Nìnive,/ la grande città,/ e annuncia loro quanto ti dico».// Giona si alzò e andò a Nìnive/ secondo la parola del Signore.//
Nìnive era una città molto grande,/ larga tre giornate di cammino.// Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino/ e predicava:/ «Ancora quaranta giorni/ e Nìnive sarà distrutta».//    
I cittadini di Nìnive credettero a Dio/ e bandirono un digiuno,/ vestirono il sacco,/ grandi e piccoli.//
Dio vide le loro opere,/ che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia,/ e Dio si ravvide/ riguardo al male che aveva minacciato di fare loro/ e non lo fece.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Fammi conoscere, Signore, le tue vie.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la

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sua via.

Seconda lettura – Audio
1Cor 7,29-31

Passa la figura di questo mondo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Questo vi dico,/ fratelli:/ il tempo si è fatto breve;// d’ora innanzi,/ quelli che hanno moglie,/ vivano come se non l’avessero;/ quelli che piangono,/ come se non piangessero;/ quelli che gioiscono,/ come se non gioissero;/ quelli che comprano,/ come se non possedessero;/ quelli che usano i beni del mondo,/ come se non li usassero pienamente:// passa infatti/ la figura di questo mondo!

Vangelo – Audio
Mc 1,14-20

Convertitevi e credete al Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

18 gennaio 2009 – 2a del Tempo Ordinario – Anno B – 118

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo
Il “Foglietto” delle Famiglie della Visitazione

 

Prima lettura – Audio
1Sam 3,3-10.19

Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.

Dal primo libro di Samuèle

In quei giorni,/ Samuèle dormiva nel tempio del Signore,/ dove si trovava l’arca di Dio.//
Allora il Signore chiamò:/ «Samuèle!»/ ed egli rispose:/ «Eccomi»,/ poi corse da Eli/ e gli disse:/ «Mi hai chiamato,/ eccomi!».// Egli rispose:/ «Non ti ho chiamato,/ torna a dormire!».// Tornò/ e si mise a dormire.//
Ma il Signore chiamò di nuovo:/ «Samuèle!»;// Samuèle si alzò/ e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato,/ eccomi!».// Ma quello rispose di nuovo:/ «Non ti ho chiamato,/ figlio mio,/ torna a dormire!».// In realtà Samuèle fino allora/ non aveva ancora conosciuto il Signore,/ né gli era stata ancora rivelata/ la parola del Signore.//  
Il Signore tornò a chiamare:/ «Samuèle!»/ per la terza volta;/ questi si alzò nuovamente/ e corse da Eli/ dicendo: /«Mi hai chiamato,/ eccomi!».// Allora Eli comprese/ che il Signore chiamava il giovane./ Eli disse a Samuèle:/ «Vattene a dormire e,/ se ti chiamerà,/ dirai:/ “Parla,/ Signore,/ perché il tuo servo ti ascolta”».// Samuèle andò a dormire/ al suo posto.//
Venne il Signore,/ stette accanto a lui/ e lo chiamò come le altre volte:/ «Samuèle,/ Samuèle!».// Samuèle rispose subito:/ «Parla,/ perché il tuo servo ti ascolta».//
Samuèle crebbe/ e il Signore fu con lui,/ né lasciò andare a vuoto una sola/ delle sue parole.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 39

Rit.:Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Seconda lettura – Audio
1Cor 6,13-15.17-20

I vostri corpi sono membra di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ il corpo non è per l’impurità,/ ma per il Signore,/ e il Signore/ è per il corpo.// Dio,/ che ha risuscitato il Signore,/ risusciterà anche noi/ con la sua potenza.//
Non sapete che i vostri corpi/ sono membra di Cristo?// Chi si unisce al Signore/ forma con lui un solo spirito.// State lontani dall’impurità!// Qualsiasi peccato l’uomo commetta,/ è fuori del suo corpo;/ ma chi si dà all’impurità,/ pecca contro il proprio corpo.//
Non sapete che il vostro corpo/ è tempio dello Spirito Santo,/ che è in voi?// Lo avete ricevuto da Dio/ e voi non appartenete a voi stessi.// Infatti siete stati comprati a caro prezzo:/ glorificate dunque Dio/ nel vostro corpo!

Vangelo – Audio
Gv 1,35-42

Videro dove dimorava e rimasero con lui.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo

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sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Il Vangelo di Luca scritto a mano – 116

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Ho fra le mani il Vangelo di Luca scritto a mano. E’ un dono delle Famiglie della Visitazione, che hanno avuto anche la fantasia di fare questa proposta, al termine della Lectio del 2007, per “rimanere” in compagnia di questo Vangelo, e dargli l’aspetto di una cosa vissuta, partecipata e curata da ciascuno, con le proprie mani.

E’ un altro modo per dare concretezza alla Parola di Dio, che andrebbe sempre, più che “letta”, “agita”. E per “agirla”, si può partire dal pochissimo, che consiste nel pronunciarla, cioè nel far seguire, almeno, alla lettura con gli occhi, l’azione della bocca e della voce. Oppure, come è accaduto qui, la paziente e ormai desueta azione dello scrivere. Dagli occhi al cervello alla mano, segno forte dell’azione umana. 

IMGP0041 Sono andato subito, naturalmente, a vedere la pagina scritta da me e quella scritta da Daniela.

Le custodisco ora, insieme a tutte le altre, scritte soprattutto da sconosciuti (belle

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quelle dei bambini, coi disegnini!), come un piccolo segno di doni ben più grandi e preziosi.

IMGP0042

6 gennaio 2009 – Epifania del Signore – 111

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Is 60,1-6

La gloria del Signore brilla sopra di te.

Dal libro del profeta Isaìa

Àlzati,/ rivestiti di luce,/ perché viene la tua luce,/
la gloria del Signore brilla sopra di te.//
Poiché,/ ecco, la tenebra ricopre la terra,/
nebbia fitta avvolge i popoli;/
ma su di te risplende il Signore,/
la sua gloria appare su di te.//
Cammineranno le genti alla tua luce,/
i re allo splendore del tuo sorgere.// 
Alza gli occhi intorno e guarda:/
tutti costoro si sono radunati,/ vengono a te.//
I tuoi figli vengono da lontano,/
le tue figlie/ sono portate in braccio.//
Allora guarderai e sarai raggiante,/
palpiterà/ e si dilaterà il tuo cuore,/
perché l’abbondanza del mare/ si riverserà su di te,/
verrà a te/ la ricchezza delle genti.//
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,/

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dromedari di Màdian/ e di Efa,/
tutti verranno da Saba,/ portando oro e incenso/
e proclamando le glorie del Signore.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 71

Rit.:Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Seconda lettura – Audio
Ef 3,2-3a.5-6

Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli,/ penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio,/ a me affidato/ a vostro favore:/ per rivelazione/ mi è stato fatto conoscere il mistero.//
Esso/ non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni/ come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti/ per mezzo dello Spirito:// che le genti sono chiamate,/ in Cristo Gesù,/ a condividere la stessa eredità,/ a formare lo stesso corpo/ e ad essere partecipi della stessa promessa/ per mezzo del Vangelo.

Vangelo – Audio
Mt 2,1-12

Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Lettura della Ia Corinzi – 110

Abbiamo iniziato la lettura della Prima lettera di San

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Paolo apostolo ai Corinzi. I primi 5 capitoli sono già nella sezione “Bibbia in mp3” del sito.

4 gennaio 2009 – IIa domenica dopo Natale – 108

Prima lettura – Audio
Sir 24,1-4.12-16

La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide

La sapienza fa il proprio elogio,/
in Dio trova il proprio vanto,/
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.//
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,/
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,/
in mezzo al suo popolo viene esaltata,/
nella santa assemblea viene ammirata,/
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode/
e tra i benedetti è benedetta,/ mentre dice:/
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,/
colui che mi ha creato/ mi fece piantare la tenda
e mi disse:/ “Fissa la tenda in Giacobbe/
e prendi eredità in Israele,/
affonda le tue radici tra i miei eletti” .// 
Prima dei secoli,/ fin dal principio,/ egli mi ha creato,/
per tutta l’eternità non verrò meno.//
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato/
e così mi sono stabilita in Sion.//
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare/
e in Gerusalemme è il mio potere.//
Ho posto le radici/ in mezzo a un popolo glorioso,/
nella porzione del Signore/ è la mia eredità,/
nell’assemblea dei santi/ ho preso dimora».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 147

Rit.:Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Seconda lettura – Audio
Ef 1,3-6.15-18

Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio,/ Padre del Signore nostro Gesù Cristo,/
che ci ha benedetti/ con ogni benedizione spirituale/ nei cieli/ in Cristo.//
In lui ci ha scelti/ prima della creazione del mondo/
per essere santi e immacolati di fronte a lui/ nella carità,/
predestinandoci/ a essere per lui figli adottivi/
mediante Gesù Cristo,/
secondo il disegno d’amore/ della sua volontà,/
a lode/ dello splendore della sua grazia,/
di cui ci ha gratificati/ nel Figlio amato.//
Perciò anch’io [Paolo],/ avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù/ e dell’amore che avete verso tutti i santi,/ continuamente rendo grazie per voi/ ricordandovi nelle mie preghiere,/ affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo,/ il Padre della gloria,/ vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione/ per una profonda conoscenza di lui;/ illumini gli occhi del vostro cuore/ per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati,/ quale tesoro di gloria/ racchiude la sua eredità/ fra i santi.

 

Vangelo – Audio
Gv 1,1-18

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.