27 novembre 2011 – I di Avvento – Anno B – Letture in audio mp3

Letture con pause per i lettori – Foglietto pronto (.pdf)
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Prima lettura
Is 63,16-17.19; 64,2-7


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Se tu squarciassi i cieli e scendessi!

Dal libro del profeta Isaìa

Tu,/ Signore,/ sei nostro padre,/
da sempre ti chiami nostro redentore.//
Perché,/ Signore,/ ci lasci vagare lontano dalle tue vie/
e lasci indurire il nostro cuore,/ cosi che non ti tema?//
Ritorna per amore dei tuoi servi,/
per amore delle tribù,/ tua eredità.//
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!/
Davanti a te sussulterebbero i monti.//
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,/
tu scendesti/ e davanti a te sussultarono i monti.//
Mai si udì parlare da tempi lontani,/
orecchio non ha sentito,/
occhio non ha visto/
che un Dio,/ fuori di te,/
abbia fatto tanto per chi confida in lui.//
Tu vai incontro/ a quelli che praticano con gioia la giustizia/
e si ricordano delle tue vie.//
Ecco,/ tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo/ e siamo stati ribelli.//
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,/
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;/
tutti siamo avvizziti come foglie,/
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.//
Nessuno invocava il tuo nome,/
nessuno si risvegliava per stringersi a te;/
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,/
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.//
Ma,/ Signore,/ tu sei nostro padre;/
noi siamo argilla/ e tu colui che ci plasma,/
tutti noi/ siamo opera delle tue mani.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 79

Rit.:Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Seconda lettura
1Cor 1,3-9

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Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ grazia a voi e pace da Dio Padre nostro/ e dal Signore Gesù Cristo!//
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi,/ a motivo della grazia di Dio/ che vi è stata data in Cristo Gesù,/ perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni,/ quelli della parola/ e quelli della conoscenza.//
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente/ che non manca più alcun carisma a voi,/ che aspettate la manifestazione/ del Signore nostro Gesù Cristo.// Egli vi renderà saldi sino alla fine,/ irreprensibili/ nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo.// Degno di fede è Dio,/ dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo,/ Signore nostro!

Canto al Vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

Vangelo
Mc 13,33-37

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Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione,/ vegliate,/ perché non sapete quando è il momento.// È come un uomo,/ che è partito dopo aver lasciato la propria casa/ e dato il potere ai suoi servi,/ a ciascuno il suo compito,/ e ha ordinato al portiere di vegliare.//
Vegliate dunque:/ voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà,/ se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino;/ fate in modo che,/ giungendo all’improvviso,/ non vi trovi addormentati.//
Quello che dico a voi,/ lo dico a tutti:/ vegliate!».

20 novembre 2011 – XXXIV Tempo Ordinario – Cristo Re – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 34,11-12.15-17


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Voi siete mio gregge, io giudicherò tra pecora e pecora.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio:/ Ecco,/ io stesso cercherò le mie pecore/ e le passerò in rassegna.// Come un pastore passa in rassegna il suo gregge/ quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse,/ così io passerò in rassegna le mie pecore/ e le radunerò da tutti i luoghi/ dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.//
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo/ e io le farò riposare.// Oracolo del Signore Dio./ Andrò in cerca della pecora perduta/ e ricondurrò all’ovile quella smarrita,/ fascerò quella ferita e curerò quella malata,/ avrò cura della grassa e della forte;/ le pascerò con giustizia.//
A te,/ mio gregge,/ così dice il Signore Dio:/ Ecco,/ io giudicherò fra pecora e pecora,/ fra montoni e capri.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 22

Rit.:Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda lettura
1Cor 15,20-26.28


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Consegnerà il regno a Dio Padre, perché Dio sia tutto in tutti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,// Cristo è risorto dai morti,/ primizia di coloro che sono morti.// Perché,/ se per mezzo di un uomo venne la morte,/ per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.// Come infatti in Adamo tutti muoiono,/ così in Cristo/ tutti riceveranno la vita.//
Ognuno però al suo posto:/ prima Cristo,/ che è la primizia;/ poi,/ alla sua venuta,/ quelli che sono di Cristo.// Poi sarà la fine,/ quando egli consegnerà il regno a Dio Padre,/ dopo avere ridotto al nulla ogni Principato/ e ogni Potenza e Forza.//
È necessario infatti che egli regni/ finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.// L’ultimo nemico a essere annientato/ sarà la morte.//
E quando tutto gli sarà stato sottomesso,/ anch’egli,/ il Figlio,/ sarà sottomesso a Colui/ che gli ha sottomesso ogni cosa,/ perché Dio/ sia tutto in tutti.

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.


Vangelo
Mt 25,31-46


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Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli:/
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria,/ e tutti gli angeli con lui,/ siederà sul trono della sua gloria.// Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.// Egli separerà gli uni dagli altri,/ come il pastore separa le pecore dalle capre,/ e porrà le pecore alla sua destra/ e le capre alla sinistra.//
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra:/ “Venite,/ benedetti del Padre mio,/ ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo,/ perché ho avuto fame/ e mi avete dato da mangiare,/ ho avuto sete/ e mi avete dato da bere,/ ero straniero e mi avete accolto,/ nudo e mi avete vestito,/ malato e mi avete visitato,/ ero in carcere/ e siete venuti a trovarmi”.//
Allora i giusti gli risponderanno:/ “Signore,/ quando ti abbiamo visto affamato/ e ti abbiamo dato da mangiare,/ o assetato/ e ti abbiamo dato da bere?// Quando mai ti abbiamo visto straniero/ e ti abbiamo accolto,/ o nudo/ e ti abbiamo vestito?// Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere/ e siamo venuti a visitarti?”.// E il re risponderà loro:/ “In verità io vi dico:/ tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,/ l’avete fatto a me”.//
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra:/ “Via,/ lontano da me,/ maledetti,/ nel fuoco eterno,/ preparato per il diavolo e per i suoi angeli,/ perché ho avuto fame/ e non mi avete dato da mangiare,/ ho avuto sete/ e non mi avete dato da bere,/ ero straniero e non mi avete accolto,/ nudo/ e non mi avete vestito,/ malato e in carcere/ e non mi avete visitato”.//
Anch’essi allora risponderanno:/ “Signore,/ quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere,/ e non ti abbiamo servito?”.// Allora egli risponderà loro:/ “In verità io vi dico:/ tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli,/ non l’avete fatto a me”.//
E se ne andranno:/ questi al supplizio eterno,/ i giusti invece/ alla vita eterna».

13 novembre 2011 – XXXIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Pr 31,10-13.19-20.30-31


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La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.

Dal libro dei Proverbi

Una donna forte chi potrà trovarla?//
Ben superiore alle perle è il suo valore.//
In lei confida il cuore del marito/
e non verrà a mancargli il profitto.//
Gli dà felicità e non dispiacere/
per tutti i giorni della sua vita.//
Si procura lana e lino/
e li lavora volentieri con le mani.//
Stende la sua mano alla conocchia/
e le sue dita tengono il fuso.//
Apre le sue palme al misero,/
stende la mano al povero.//
Illusorio è il fascino/ e fugace la bellezza,/
ma la donna che teme Dio/ è da lodare.//
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani/
e le sue opere la lodino/ alle porte della città.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 127

Rit.:Beato chi teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Seconda lettura
1Ts 5,1-6

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Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Riguardo ai tempi e ai momenti,/ fratelli,/ non avete bisogno che ve ne scriva;/ infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà/ come un ladro di notte.// E quando la gente dirà:/ «C’è pace e sicurezza!»,/ allora d’improvviso la rovina li colpirà,/ come le doglie una donna incinta;/ e non potranno sfuggire.//
Ma voi,/ fratelli,/ non siete nelle tenebre,/ cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.// Infatti siete tutti figli della luce/ e figli del giorno;/ noi non apparteniamo alla notte,/ né alle tenebre.//
Non dormiamo dunque come gli altri,/ ma vigiliamo/ e siamo sobri.

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.


Vangelo
Mt 25,14-30

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Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:/
«Avverrà come a un uomo che,/ partendo per un viaggio,/ chiamò i suoi servi/ e consegnò loro i suoi beni.// A uno diede cinque talenti,/ a un altro due,/ a un altro uno,/ secondo le capacità di ciascuno;/ poi partì.//
Subito/ colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli,/ e ne guadagnò altri cinque.// Così anche quello che ne aveva ricevuti due,/ ne guadagnò altri due.// Colui invece che aveva ricevuto un solo talento,/ andò a fare una buca nel terreno/ e vi nascose il denaro del suo padrone.//
Dopo molto tempo/ il padrone di quei servi tornò/ e volle regolare i conti con loro.//
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti/ e ne portò altri cinque,/ dicendo:/ “Signore,/ mi hai consegnato cinque talenti;/ ecco,/ ne ho guadagnati altri cinque”.// “Bene,/ servo buono e fedele/ – gli disse il suo padrone/ –, sei stato fedele nel poco,/ ti darò potere su molto;/ prendi parte alla gioia del tuo padrone”.//
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti/ e disse:/ “Signore,/ mi hai consegnato due talenti;/ ecco,/ ne ho guadagnati altri due”.// “Bene,/ servo buono e fedele/ – gli disse il suo padrone/ –, sei stato fedele nel poco,/ ti darò potere su molto;// prendi parte alla gioia del tuo padrone”.//
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento/ e disse:/ “Signore,/ so che sei un uomo duro,/ che mieti dove non hai seminato/ e raccogli dove non hai sparso.// Ho avuto paura/ e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra:/ ecco ciò che è tuo”.//
Il padrone gli rispose:/ “Servo malvagio e pigro,/ tu sapevi che mieto dove non ho seminato/ e raccolgo dove non ho sparso;// avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri/ e così,/ ritornando,/ avrei ritirato il mio con l’interesse.// Toglietegli dunque il talento,/ e datelo a chi ha i dieci talenti.// Perché a chiunque ha,/ verrà dato e sarà nell’abbondanza;/ ma a chi non ha,/ verrà tolto anche quello che ha.// E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre;/ là sarà pianto/ e stridore di denti”».

6 novembre 2011 – XXXII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 6,12-16


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La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.

Dal libro della Sapienza

La sapienza è splendida e non sfiorisce,/
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano/
e si lascia trovare/ da quelli che la cercano.//
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.//
Chi si alza di buon mattino per cercarla/ non si affaticherà,/
la troverà seduta/ alla sua porta.//
Riflettere su di lei,/ infatti,/ è intelligenza perfetta,/
chi veglia a causa sua/ sarà presto senza affanni;/
poiché lei stessa/ va in cerca di quelli che sono degni di lei,/
appare loro benevola per le strade/
e in ogni progetto/ va loro incontro.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 62

Rit.: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

Seconda lettura
1Ts 4,13-18

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Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Non vogliamo,/ fratelli,/ lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti,/ perché non siate tristi/ come gli altri che non hanno speranza.// Se infatti crediamo/ che Gesù è morto e risorto,/ così anche Dio,/ per mezzo di Gesù,/ radunerà con lui/ coloro che sono morti.//
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo:/ noi,/ che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore,/ non avremo alcuna precedenza/ su quelli che sono morti.// Perché il Signore stesso,/ a un ordine,/ alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio,/ discenderà dal cielo.// E prima risorgeranno i morti in Cristo;/ quindi noi,/ che viviamo e che saremo ancora in vita,/ verremo rapiti insieme con loro nelle nubi,/ per andare incontro al Signore in alto,/ e così per sempre/ saremo con il Signore.//
Confortatevi dunque a vicenda/ con queste parole.

Canto al Vangelo (Mt 24,42.44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.


Vangelo
Mt 25,1-13

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Ecco lo sposo! Andategli incontro!

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola://
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini/ che presero le loro lampade/ e uscirono incontro allo sposo.// Cinque di esse erano stolte/ e cinque sagge;// le stolte presero le loro lampade,/ ma non presero con sé l’olio;/ le sagge invece,/ insieme alle loro lampade,/ presero anche l’olio in piccoli vasi.// Poiché lo sposo tardava,/ si assopirono tutte/ e si addormentarono.//
A mezzanotte si alzò un grido:/ “Ecco lo sposo!/ Andategli incontro!”.// Allora tutte quelle vergini si destarono/ e prepararono le loro lampade.// Le stolte dissero alle sagge:/ “Dateci un po’ del vostro olio,/ perché le nostre lampade si spengono”.// Le sagge risposero:/ “No,/ perché non venga a mancare a noi e a voi;// andate piuttosto dai venditori/ e compratevene”.//
Ora,/ mentre quelle andavano a comprare l’olio,/ arrivò lo sposo/ e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze,/ e la porta fu chiusa.// Più tardi arrivarono anche le altre vergini/ e incominciarono a dire:/ “Signore,/ signore,/ aprici!”.// Ma egli rispose:/ “In verità io vi dico:/ non vi conosco”.//
Vegliate dunque,/ perché non sapete né il giorno/ né l’ora».

30 ottobre 2011 – XXXI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ml 1,14- 2,2.8-10


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Avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento.

Dal libro del profeta Malachìa

Io sono un re grande/ – dice il Signore degli eserciti/ – e il mio nome è terribile/ fra le nazioni.//
Ora a voi questo monito,/ o sacerdoti.// Se non mi ascolterete/ e non vi darete premura di dare gloria al mio nome,/ dice il Signore degli eserciti,/ manderò su voi la maledizione.//
Voi invece avete deviato dalla retta via/
e siete stati d’inciampo a molti/
con il vostro insegnamento;//
avete distrutto l’alleanza di Levi,/
dice il Signore degli eserciti.//
Perciò anche io vi ho reso spregevoli/
e abietti davanti a tutto il popolo,/
perché non avete seguito le mie vie/
e avete usato parzialità/ nel vostro insegnamento.//
Non abbiamo forse tutti noi un solo padre?// Forse non ci ha creati un unico Dio?// Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro,/ profanando l’alleanza dei nostri padri?

Salmo responsoriale
Sal 130

Rit.: Custodiscimi, Signore, nella pace.

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.

Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.

Seconda lettura
Ts 2,7-9.13

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Avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli,/ siamo stati amorevoli in mezzo a voi,/ come una madre che ha cura dei propri figli.// Così,/ affezionati a voi,/ avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio,/ ma la nostra stessa vita,/ perché ci siete diventati cari.//
Voi ricordate infatti,/ fratelli,/ il nostro duro lavoro e la nostra fatica:// lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi,/ vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.//
Proprio per questo/ anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché,/ ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire,/ l’avete accolta/ non come parola di uomini/ ma,/ qual è veramente,/ come parola di Dio,/ che opera/ in voi credenti.

Canto al Vangelo (Mt 23,9.10)
Alleluia, alleluia.
Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Alleluia.

Vangelo
Mt 23,1-12

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Dicono e non fanno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli/ dicendo:/
«Sulla cattedra di Mosè/ si sono seduti gli scribi e i farisei.// Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono,/ ma non agite secondo le loro opere,/ perché essi dicono/ e non fanno.// Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare/ e li pongono sulle spalle della gente,/ ma essi non vogliono muoverli/ neppure con un dito.//
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente:/ allargano i loro filattèri/ e allungano le frange;// si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti,/ dei primi seggi nelle sinagoghe,/ dei saluti nelle piazze,/ come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.//
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”,/ perché uno solo è il vostro Maestro/ e voi siete tutti fratelli.// E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra,/ perché uno solo è il Padre vostro,/ quello celeste.// E non fatevi chiamare “guide”,/ perché uno solo è la vostra Guida,/ il Cristo.//
Chi tra voi è più grande,/ sarà vostro servo;/ chi invece si esalterà,/ sarà umiliato/ e chi si umilierà/ sarà esaltato».

23 ottobre 2011 – XXX del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Il “Foglietto” delle Famiglie della Visitazione (.pdf – da famigliedellavisitazione.it)
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Prima lettura
Es 22,20-26
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.


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Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:/
«Non molesterai il forestiero/ né lo opprimerai,/ perché voi siete stati forestieri/ in terra d’Egitto.//
Non maltratterai la vedova/ o l’orfano.// Se tu lo maltratti,/ quando invocherà da me l’aiuto,/ io darò ascolto al suo grido,/ la mia ira si accenderà/ e vi farò morire di spada:/ le vostre mogli saranno vedove/ e i vostri figli orfani.//
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo,/ all’indigente che sta con te,/ non ti comporterai con lui da usuraio:/ voi non dovete imporgli alcun interesse.//
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo,/ glielo renderai prima del tramonto del sole,/ perché è la sua sola coperta,/ è il mantello per la sua pelle;/ come potrebbe coprirsi dormendo?// Altrimenti,/ quando griderà verso di me,/ io l’ascolterò,/ perché io sono pietoso».

Salmo responsoriale
Sal 17
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Seconda lettura
1Ts 1,5-10
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli,/ ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi// per il vostro bene.//
E voi avete seguito il nostro esempio/ e quello del Signore,/ avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove,/ con la gioia dello Spirito Santo,/ così da diventare modello per tutti i credenti/ della Macedònia e dell’Acàia.//
Infatti per mezzo vostro/ la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia,/ ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto,/ tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.//
Sono essi infatti a raccontare/ come noi siamo venuti in mezzo a voi/ e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio,/ per servire il Dio vivo e vero/ e attendere dai cieli il suo Figlio,/ che egli ha risuscitato dai morti,/ Gesù,/ il quale ci libera/ dall’ira che viene.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


Vangelo
Mt 22,34-40
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ i farisei,/ avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi,/ si riunirono insieme/ e uno di loro,/ un dottore della Legge,/ lo interrogò per metterlo alla prova:/ «Maestro,/ nella Legge,/ qual è il grande comandamento?».//
Gli rispose:/ «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,/ con tutta la tua anima/ e con tutta la tua mente”.// Questo è il grande/ e primo comandamento.// Il secondo poi/ è simile a quello:/ “Amerai il tuo prossimo/ come te stesso”.// Da questi due comandamenti/ dipendono tutta la Legge/ e i Profeti».

16 ottobre 2011 – XXIX del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 45,1.4-6


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Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Dice il Signore del suo eletto,/ di Ciro:/
«Io l’ho preso per la destra,/
per abbattere davanti a lui le nazioni,/
per sciogliere le cinture/ ai fianchi

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dei re,/
per aprire davanti a lui/ i battenti delle porte/
e nessun portone rimarrà chiuso.//
Per amore di Giacobbe,/ mio servo,/
e d’Israele,/ mio eletto,/
io ti ho chiamato per nome,/
ti ho dato un titolo,/ sebbene tu non mi conosca.//
Io sono il Signore/ e non c’è alcun altro,/
fuori di me non c’è dio;/
ti renderò pronto all’azione,/ anche se tu non mi conosci,/
perché sappiano/ dall’oriente e dall’occidente/
che non c’è nulla fuori di me.//
Io sono il Signore,/ non ce n’è altri».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 95

Rit.:Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Seconda lettura
1Ts 1,1-5b

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Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo/ alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre/ e nel Signore Gesù Cristo:/ a voi,/ grazia e pace.//
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi,/ ricordandovi nelle nostre preghiere/ e tenendo continuamente presenti/ l’operosità della vostra fede,/ la fatica della vostra carità/ e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo,/ davanti a Dio/ e Padre nostro.//
Sappiamo bene,/ fratelli amati da Dio,/ che siete stati scelti da lui.// Il nostro Vangelo,/ infatti,/ non si diffuse fra voi/ soltanto per mezzo della parola,/ ma anche con la potenza dello Spirito Santo/ e con profonda convinzione.

Canto al Vangelo (Fil 2,15-16)
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

Vangelo
Mt 22,15-21

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Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ i farisei se ne andarono/ e tennero consiglio/ per vedere come cogliere in fallo Gesù/ nei suoi discorsi.//
Mandarono dunque da lui i propri discepoli,/ con gli erodiani,/ a dirgli:/ «Maestro,/ sappiamo che sei veritiero/ e insegni la via di Dio secondo verità.// Tu non hai soggezione di alcuno,/ perché non guardi in faccia a nessuno.// Dunque,/ di’ a noi il tuo parere:/ è lecito,/ o no,/ pagare il tributo a Cesare?».//
Ma Gesù,/ conoscendo la loro malizia,/ rispose:/ «Ipocriti,/ perché volete mettermi alla prova?// Mostratemi la moneta del tributo».// Ed essi gli presentarono un denaro.// Egli domandò loro:/ «Questa immagine e l’iscrizione,/ di chi sono?».// Gli risposero:/ «Di Cesare».//
Allora disse loro:/ «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare/ e a Dio/ quello che è di Dio».

9 ottobre 2011 – XXVIII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 25,6-10a


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Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli,/ su questo monte,/
un banchetto di grasse vivande,/
un banchetto di vini eccellenti,/
di cibi succulenti,/ di vini raffinati.//
Egli strapperà su questo monte/
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli/
e la coltre distesa su tutte le nazioni.//
Eliminerà la morte per sempre.//
Il Signore Dio asciugherà le lacrime/ su ogni volto,/
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,/
poiché il Signore/ ha parlato.//
E si dirà in quel giorno:/ «Ecco il nostro Dio;/
in lui abbiamo sperato/ perché ci salvasse.//
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;/
rallegriamoci,/ esultiamo per la sua salvezza,/
poiché la mano del Signore/ si poserà/ su questo monte».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 22

Rit.: Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda lettura
Fil 4,12-14.19-20

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Tutto posso in colui che mi dà forza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ so vivere nella povertà/ come so vivere nell’abbondanza;/ sono allenato a tutto/ e per tutto,/ alla sazietà e alla fame,/ all’abbondanza e all’indigenza.// Tutto posso/ in colui che mi dà la forza.// Avete fatto bene tuttavia/ a prendere parte/ alle mie tribolazioni.//
Il mio Dio,/ a sua volta,/ colmerà ogni vostro bisogno/ secondo la sua ricchezza/ con magnificenza,/ in Cristo Gesù.//
Al Dio e Padre nostro/ sia gloria/ nei secoli dei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.


Vangelo
Mt 22,1-14

Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:/
«Il regno dei cieli è simile a un re,/ che fece una festa di nozze per suo figlio.// Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze,/ ma questi non volevano venire.//
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine:/ Dite agli invitati:/ “Ecco,/ ho preparato il mio pranzo;/ i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi/ e tutto è pronto;/ venite alle nozze!”.// Ma quelli non se ne curarono/ e andarono chi al proprio campo,/ chi ai propri affari;/ altri poi presero i suoi servi,/ li insultarono e li uccisero.// Allora il re si indignò:/ mandò le sue truppe,/ fece uccidere quegli assassini/ e diede alle fiamme la loro città.//
Poi disse ai suoi servi:/ “La festa di nozze è pronta,/ ma gli invitati non erano degni;/ andate ora ai crocicchi delle strade/ e tutti quelli che troverete,/ chiamateli alle nozze”.// Usciti per le strade,/ quei servi radunarono tutti quelli che trovarono,/cattivi e buoni,/ e la sala delle nozze si riempì di commensali.//
Il re entrò per vedere i commensali/ e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale.// Gli disse:/ “Amico,/ come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”.// Quello ammutolì.// Allora il re ordinò ai servi:/ “Legatelo mani e piedi/ e gettatelo fuori nelle tenebre;/ là sarà pianto e stridore di denti”.//
Perché molti sono chiamati,/ ma pochi eletti».

2 ottobre 2011 – XXVII del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 5,1-7


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La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.

Dal libro del profeta Isaìa

Voglio cantare per il mio diletto/
il mio cantico d’amore per la sua vigna.//
Il mio diletto possedeva una vigna/
sopra un fertile colle.//
Egli l’aveva dissodata/ e sgombrata dai sassi/
e vi aveva piantato viti pregiate;/
in mezzo vi aveva costruito una torre/
e scavato anche un tino.//
Egli aspettò che producesse uva;/
essa produsse,/ invece,/ acini acerbi.//
E ora,/ abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,/
siate voi giudici/ fra me e la mia vigna.//
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna/
che io non abbia fatto?//
Perché,/ mentre attendevo che producesse uva,/
essa ha prodotto acini acerbi?//
Ora voglio farvi conoscere/
ciò che sto per fare/ alla mia vigna:/
toglierò la sua siepe/
e si trasformerà in pascolo;/
demolirò il suo muro di cinta/
e verrà calpestata.//
La renderò un deserto,/
non sarà potata né vangata/
e vi cresceranno rovi e pruni;/
alle nubi comanderò/ di non mandarvi la pioggia.//
Ebbene,/ la vigna del Signore degli eserciti/
è la casa d’Israele;//
gli abitanti di Giuda/
sono la sua piantagione preferita.//
Egli si aspettava giustizia/
ed ecco spargimento di sangue,/
attendeva rettitudine/
ed ecco/ grida di oppressi.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 79

Rit.: La vigna del Signore è la casa d’Israele.

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Seconda lettura
Fil 4,6-9

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Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ non angustiatevi per nulla,/ ma in ogni circostanza/ fate presenti a Dio le vostre richieste/ con preghiere,/ suppliche/ e ringraziamenti.//
E la pace di Dio,/ che supera ogni intelligenza,/ custodirà i vostri cuori e le vostre menti/ in Cristo Gesù.//
In conclusione,/ fratelli,/ quello che è vero,/ quello che è nobile,/ quello che è giusto,/ quello che è puro,/ quello che è amabile,/ quello che è onorato,/ ciò che è virtù e ciò che merita lode,/ questo sia oggetto/ dei vostri pensieri.//
Le cose che avete imparato,/ ricevuto,/ ascoltato e veduto in me,/ mettetele in pratica.// E il Dio della pace/ sarà con voi!


Canto al Vangelo (Gv 15,16)
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.


Vangelo
Mt 21,33-43

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Darà in affitto la vigna ad altri contadini.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:/
«Ascoltate un’altra parabola:/ c’era un uomo,/ che possedeva un terreno e vi piantò una vigna.// La circondò con una siepe,/ vi scavò una buca per il torchio/ e costruì una torre.// La diede in affitto a dei contadini/ e se ne andò lontano.//
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti,/ mandò i suoi servi dai contadini/ a ritirare il raccolto.// Ma i contadini presero i servi/ e uno lo bastonarono,/ un altro lo uccisero,/ un altro lo lapidarono.// Mandò di nuovo altri servi,/ più numerosi dei primi,/ ma li trattarono allo stesso modo.//
Da ultimo mandò loro il proprio figlio/ dicendo:/ “Avranno rispetto per mio figlio!”.// Ma i contadini,/ visto il figlio,/ dissero tra loro:/ “Costui è l’erede.// Su,/ uccidiamolo/ e avremo noi la sua eredità!”.// Lo presero,/ lo cacciarono fuori dalla vigna/ e lo uccisero.//
Quando verrà dunque il padrone della vigna,/ che cosa farà a quei contadini?».//
Gli risposero:/ «Quei malvagi,/ li farà morire miseramente/ e darà in affitto la vigna/ ad altri contadini,/ che gli consegneranno i frutti a suo tempo».//
E Gesù disse loro:/ «Non avete mai letto nelle Scritture:/
“La pietra che i costruttori hanno scartato/
è diventata la pietra d’angolo;/
questo è stato fatto dal Signore/
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?//
Perciò io vi dico:/ a voi sarà tolto il regno di Dio/ e sarà dato a un popolo/ che ne produca i frutti».

25 settembre 2011 – XXVI del Tempo Ordinario – Anno A – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ez 18,25-28


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Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:/
«Voi dite:/ “Non è retto il modo di agire del Signore”.// Ascolta dunque,/ casa d’Israele:/ Non è retta la mia condotta/ o piuttosto non è retta la vostra?//
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male/ e a causa di questo muore,/ egli muore appunto per il male che ha commesso.//
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso/ e compie ciò che è retto e giusto,/ egli fa vivere se stesso.// Ha riflettuto,/ si è allontanato da tutte le colpe commesse:/ egli certo vivrà/ e non morirà».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda lettura
Fil 2,1-11

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Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ se c’è qualche consolazione in Cristo,/ se c’è qualche conforto,/ frutto della carità,/ se c’è qualche comunione di spirito,/ se ci sono sentimenti di amore e di compassione,/ rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire/ e con la stessa carità,/ rimanendo unanimi e concordi.//
Non fate nulla per rivalità o vanagloria,/ ma ciascuno di voi,/ con tutta umiltà,/ consideri gli altri superiori a se stesso.// Ciascuno non cerchi l’interesse proprio,/ ma anche quello degli altri.//
Abbiate in voi gli stessi sentimenti/ di Cristo Gesù:/
egli,/ pur essendo nella condizione di Dio,/
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
/ma svuotò se stesso/
assumendo una condizione di servo,/
diventando simile agli uomini.//
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,/
umiliò se stesso/
facendosi obbediente fino alla morte/
e a una morte di croce.//
Per questo Dio lo esaltò/
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,/
perché nel nome di Gesù/
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli,/ sulla terra/ e sotto terra,/
e ogni lingua proclami:/
«Gesù Cristo è Signore!»,/
a gloria di Dio Padre.//

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.


Vangelo
Mt 21,28-32

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Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:/ «Che ve ne pare?/ Un uomo aveva due figli.// Si rivolse al primo e disse:/ “Figlio,/ oggi va’ a lavorare nella vigna”./ Ed egli rispose:/ “Non ne ho voglia”.// Ma poi si pentì/ e vi andò.// Si rivolse al secondo/ e disse lo stesso.// Ed egli rispose:/ “Sì,/ signore”./ Ma non vi andò.// Chi dei due/ ha compiuto la volontà del padre?».// Risposero:/ «Il primo».//
E Gesù disse loro:/ «In verità io vi dico:/ i pubblicani e le prostitute/ vi passano avanti nel regno di Dio.// Giovanni infatti venne a voi/ sulla via della giustizia,/ e non gli avete creduto;/ i pubblicani e le prostitute invece/ gli hanno creduto.// Voi,/ al contrario,/ avete visto queste cose,/ ma poi non vi siete nemmeno pentiti/ così da credergli».