7 marzo 2010 – III di Quaresima – Anno C

Prima lettura
Es 3,1-8.13-15

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Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro,/ suo suocero,/ sacerdote di Madian,/ condusse il bestiame oltre il deserto/ e arrivò al monte di Dio,/ l’Oreb.//
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco/ dal mezzo di un roveto.// Egli guardò ed ecco:/ il roveto ardeva per il fuoco,/ ma quel roveto non si consumava.//
Mosè pensò:/ «Voglio avvicinarmi/ a osservare questo grande spettacolo:/ perché il roveto non brucia?».// Il Signore vide che si era avvicinato per guardare;/ Dio gridò a lui dal roveto:/ «Mosè, Mosè!»./ Rispose:/ «Eccomi!».// Riprese:/ «Non avvicinarti oltre!/ Togliti i sandali dai piedi,/ perché il luogo sul quale tu stai/ è suolo santo!».// E disse:/ «Io sono il Dio di tuo padre,/ il Dio di Abramo,/ il Dio di Isacco,/ il Dio di Giacobbe».// Mosè allora si coprì il volto,/ perché aveva paura di guardare verso Dio.//
Il Signore disse:/ «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto/ e ho udito il suo grido/ a causa dei suoi sovrintendenti:/ conosco le sue sofferenze.// Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto/ e per farlo salire da questa terra/ verso una terra bella e spaziosa,/ verso una terra dove scorrono latte e miele».//
Mosè disse a Dio:/ «Ecco,/ io vado dagli Israeliti e dico loro:/ “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”.// Mi diranno:/ “Qual è il suo nome?”./ E io che cosa risponderò loro?».//
Dio disse a Mosè:/ «Io sono colui che sono!»./ E aggiunse:/ «Così dirai agli Israeliti:/ “Io Sono/ mi ha mandato a voi”».// Dio disse ancora a Mosè:/ «Dirai agli Israeliti:/ “Il Signore,/ Dio dei vostri padri,/ Dio di Abramo,/ Dio di Isacco,/ Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”.// Questo è il mio nome per sempre;/ questo è il titolo con cui sarò ricordato/ di generazione in generazione».

Salmo responsoriale
(di norma deve enire eseguito in canto)
Sal 102

Rit.:Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

Seconda lettura
1Cor 10,1-6.10-12

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La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Non voglio che ignoriate,/ fratelli,/ che i nostri padri furono tutti sotto la nube,/ tutti attraversarono il mare,/ tutti furono battezzati in rapporto a Mosè/ nella nube e nel mare,/ tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale,/ tutti bevvero la stessa bevanda spirituale:/ bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava,/ e quella roccia era il Cristo.// Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio/ e perciò furono sterminati nel deserto.//
Ciò avvenne come esempio per noi,/ perché non desiderassimo cose cattive,/ come essi le desiderarono.//
Non mormorate,/ come mormorarono alcuni di loro,/ e caddero vittime dello sterminatore.// Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio,/ e sono state scritte per nostro ammonimento,/ di noi/ per i quali è arrivata la fine dei tempi.// Quindi,/ chi crede di stare in piedi,/ guardi di non cadere.

Vangelo
Lc 13,1-9

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Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

28 febbraio 2010 – II di Quaresima – Anno C – Letture in mp3

Prima lettura
Gen 15,5-12.17-18

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Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni,/ Dio condusse fuori Abram/ e gli disse:/ «Guarda in cielo e conta le stelle,/ se riesci a contarle»/ e soggiunse:/ «Tale sarà la tua discendenza».// Egli credette al Signore,/ che glielo accreditò come giustizia.//
E gli disse:/ «Io sono il Signore,/ che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei/ per darti in possesso questa terra».// Rispose:/ «Signore Dio,/ come potrò sapere che ne avrò il possesso?»./ Gli disse:/ «Prendimi una giovenca di tre anni,/ una capra di tre anni,/ un ariete di tre anni,/ una tortora e un colombo».//
Andò a prendere tutti questi animali,/ li divise in due/ e collocò ogni metà di fronte all’altra;/ non divise però gli uccelli.// Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri,/ ma Abram li scacciò.//
Mentre il sole stava per tramontare,/ un torpore cadde su Abram,/ ed ecco/ terrore e grande oscurità lo assalirono.//
Quando,/ tramontato il sole,/ si era fatto buio fitto,/ ecco un braciere fumante/ e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.// In quel giorno/ il Signore concluse quest’alleanza con Abram:/
«Alla tua discendenza/
io do questa terra,/
dal fiume d’Egitto
al grande fiume,/ il fiume Eufrate».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 26

Rit.:Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Seconda lettura
Fil 3,17- 4,1

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Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ fatevi insieme miei imitatori/ e guardate quelli che si comportano/ secondo l’esempio che avete in noi.// Perché molti/ – ve l’ho già detto più volte e ora,/ con le lacrime agli occhi,/ ve lo ripeto/ – si comportano da nemici della croce di Cristo.// La loro sorte finale sarà la perdizione,/ il ventre è il loro dio.// Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi/ e non pensano/ che alle cose della terra.//
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli/ e di là aspettiamo come salvatore/ il Signore Gesù Cristo,/ il quale trasfigurerà il nostro misero corpo/ per conformarlo al suo corpo glorioso,/ in virtù del potere che egli ha/ di sottomettere a sé/ tutte le cose.//
Perciò,/ fratelli miei carissimi/ e tanto desiderati,/ mia gioia e mia corona,/ rimanete in questo modo saldi nel Signore,/ carissimi!

Vangelo
Lc 9,28-36

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.

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Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

14 febbraio 2010 – VI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in mp3

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Il Foglietto delle Famiglie della Visitazione

Prima lettura
Ger 17,5-8

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Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore.

Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:/
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,/
e pone nella carne il suo sostegno,/
allontanando il suo cuore dal Signore.//
Sarà come un tamarisco nella steppa;/
non vedrà venire il bene,/
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,/
in una terra di salsedine,/ dove nessuno può vivere.//
Benedetto l’uomo che confida nel Signore/
e il Signore è la sua fiducia.//
È come un albero/ piantato lungo un corso d’acqua,/
verso la corrente/ stende le radici;/
non teme quando viene il caldo,/
le sue foglie/ rimangono verdi,/
nell’anno della siccità/ non si dà pena,/
non smette/ di produrre frutti».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 1

Rit.:Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Seconda lettura
1Cor 15,12.16-20

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Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ se si annuncia che Cristo è risorto dai morti,/ come possono dire alcuni tra voi/ che non vi è risurrezione dei morti?//
Se infatti i morti non risorgono,/ neanche Cristo è risorto;/ ma se Cristo non è risorto,/ vana è la vostra fede/ e voi siete ancora nei vostri peccati.// Perciò anche quelli che sono morti in Cristo/ sono perduti.//
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo/ soltanto per questa vita,/ siamo da commiserare più di tutti gli uomini.//
Ora,/ invece,/ Cristo è risorto dai morti,/ primizia/ di coloro che sono morti.

Vangelo
Lc 6,17.20-26

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Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

25 dicembre 2009 – Natale del Signore – Messa della notte – Letture in mp3

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Prima lettura
Is 9,1-6

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Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre/
ha visto una grande luce;/
su coloro che abitavano in terra tenebrosa/
una luce rifulse.//
Hai moltiplicato la gioia,/
hai aumentato la letizia./
Gioiscono davanti a te/
come si gioisce quando si miete/
e come si esulta/ quando si divide la preda.//
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,/
la sbarra sulle sue spalle,/
e il bastone del suo aguzzino,/
come nel giorno di Màdian.//
Perché ogni calzatura di soldato/ che marciava rimbombando/
e ogni mantello intriso di sangue/
saranno bruciati,/ dati in pasto al fuoco.//
Perché un bambino è nato per noi,/
ci è stato dato un figlio.//
Sulle sue spalle è il potere/
e il suo nome sarà:/
Consigliere mirabile,/ Dio potente,/
Padre per sempre,/ Principe della pace.//
Grande sarà il suo potere/
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,/
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia,/ ora e per sempre.//
Questo farà/ lo zelo del Signore degli eserciti.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 95

Rit.:Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Seconda lettura
Tt 2,11-14

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È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio,/ è apparsa la grazia di Dio,/ che porta salvezza a tutti gli uomini/ e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani/ e a vivere in questo mondo con sobrietà,/ con giustizia e con pietà,/ nell’attesa della beata speranza/ e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.//
Egli ha dato se stesso per noi,/ per riscattarci da ogni iniquità/ e formare per sé un popolo puro che gli appartenga,/ pieno di zelo/ per le opere buone.

Vangelo
Lc 2,1-14

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Oggi è nato per voi il Salvatore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

20 dicembre 2009 – IV di Avvento – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
Mi 5,1-4a

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Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele.

Dal libro del profeta Michèa

Così dice il Signore:/
«E tu,/ Betlemme di Èfrata,/
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,/
da te uscirà per me/
colui che deve essere il dominatore in Israele;//
le sue origini sono dall’antichità,/
dai giorni più remoti.//
Perciò Dio li metterà in potere altrui,/
fino a quando partorirà/ colei che deve partorire;/
e il resto dei tuoi fratelli/ ritornerà ai figli d’Israele.//
Egli si leverà/ e pascerà/ con la forza del Signore,/
con la maestà/ del nome del Signore,/ suo Dio.//
Abiteranno sicuri,/ perché egli allora sarà grande/
fino agli estremi confini della terra.//
Egli stesso/ sarà la pace!».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 79

Rit.:Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Seconda lettura
Eb 10,5-10

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Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ entrando nel mondo,/ Cristo dice:/
«Tu non hai voluto/ né sacrificio né offerta,//
un corpo invece/ mi hai preparato.//
Non hai gradito/
né olocausti né sacrifici per il peccato.//
Allora ho detto:/ “Ecco,/ io vengo/
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –/
per fare,/ o Dio,/ la tua volontà”».//
Dopo aver detto:/ «Tu non hai voluto e non hai gradito/ né sacrifici né offerte,/ né olocausti né sacrifici per il peccato»,/ cose che vengono offerte secondo la Legge,/ soggiunge:/ «Ecco,/ io vengo per fare la tua volontà».// Così egli abolisce il primo sacrificio/ per costituire quello nuovo.// Mediante quella volontà/ siamo stati santificati/ per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo,/ una volta per sempre.

Vangelo
Lc 1,39-45

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A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

6 dicembre 2009 – IIa di Avvento – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
Bar 5,1-9

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Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.

Dal libro del profeta Baruc

Deponi,/ o Gerusalemme,/ la veste del lutto e dell’afflizione,/
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio/ per sempre.//
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,/
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,/
perché Dio mostrerà il tuo splendore/
a ogni creatura sotto il cielo.//
Sarai chiamata da Dio per sempre:/
«Pace di giustizia»/ e «Gloria di pietà».//
Sorgi,/ o Gerusalemme,/ sta’ in piedi sull’altura/
e guarda verso oriente;/ vedi i tuoi figli riuniti,/
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,/
alla parola del Santo,/ esultanti per il ricordo di Dio.//
Si sono allontanati da te a piedi,/
incalzati dai nemici;/
ora Dio te li riconduce
in trionfo/ come sopra un trono regale.//
Poiché Dio ha deciso/ di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,/
di colmare le valli/ livellando il terreno,/
perché Israele proceda sicuro/ sotto la gloria di Dio.//
Anche le selve/ e ogni albero odoroso/
hanno fatto ombra a Israele/ per comando di Dio.//
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia/
alla luce della sua gloria,/
con la misericordia e la giustizia/
che vengono da lui.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 125

Rit.: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

Seconda lettura
Fil 1,4-6.8-11

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Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ sempre,/ quando prego per tutti voi,/ lo faccio con gioia/ a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo,/ dal primo giorno fino al presente.// Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona,/ la porterà a compimento/ fino al giorno di Cristo Gesù.//
Infatti Dio mi è testimone/ del vivo desiderio che nutro per tutti voi/ nell’amore di Cristo Gesù.// E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più/ in conoscenza e in pieno discernimento,/ perché possiate distinguere ciò che è meglio/ ed essere integri e irreprensibili/ per il giorno di Cristo,/ ricolmi di quel frutto di giustizia/ che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo,/ a gloria e lode di Dio.

Vangelo
Lc 3,1-6

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Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

+ Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

29 novembre 2009 – Ia di Avvento – Anno C – Letture in mp3

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Prima lettura
Ger 33,14-16

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Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.

Dal libro del profeta Geremìa

Ecco, verranno giorni/ – oràcolo del Signore/ – nei quali io realizzerò le promesse di bene/ che ho fatto alla casa d’Israele/ e alla casa di Giuda.//
In quei giorni e in quel tempo/ farò germogliare per Davide un germoglio giusto,/ che eserciterà il giudizio/ e la giustizia sulla terra.//
In quei giorni Giuda sarà salvato/ e Gerusalemme vivrà tranquilla,/ e sarà chiamata:/ Signore-nostra-giustizia.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.: A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Seconda lettura
1Ts 3,12-4,2

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Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli,/ il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti,/ come sovrabbonda il nostro per voi,/ per rendere saldi i vostri cuori/ e irreprensibili nella santità,/ davanti a Dio e Padre nostro,/ alla venuta del Signore nostro Gesù/ con tutti i suoi santi.//
Per il resto,/ fratelli,/ vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù/ affinché,/ come avete imparato da noi il modo di comportarvi/ e di piacere a Dio/ – e così già vi comportate/ –, possiate progredire ancora di più.// Voi conoscete/ quali regole di vita vi abbiamo dato/ da parte del Signore Gesù.

Vangelo
Lc 21,25-28.34-36

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La vostra liberazione è vicina.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

22 novembre 2009 – XXXIV del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in mp3

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Prima lettura
Dn 7,13-14

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Il suo potere è un potere eterno

Dal libro del profeta Daniele

Guardando nelle visioni notturne,/
ecco venire con le nubi del cielo/
uno simile/ a un figlio d’uomo;/
giunse

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fino al vegliardo/ e fu presentato a lui.//
Gli furono dati potere,/ gloria e regno;/
tutti i popoli,/ nazioni e lingue/ lo servivano:/
il suo potere è un potere eterno,/
che non finirà mai,/
e il suo regno/ non sarà mai distrutto.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 92

Rit.:Il Signore regna, si riveste di splendore.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.

Seconda lettura
Ap 1,5-8

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Il sovrano dei re della terra ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Gesù Cristo è il testimone fedele,/ il primogenito dei morti/ e il sovrano dei re della terra.//
A Colui che ci ama/ e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,/ che ha fatto di noi un regno,/ sacerdoti per il suo Dio e Padre,/ a lui la gloria e la potenza/ nei secoli dei secoli./ Amen.//
Ecco,/ viene con le nubi/ e ogni occhio lo vedrà,/
anche quelli che lo trafissero,/
e per lui/ tutte le tribù della terra/
si batteranno il petto.//
Sì,/ Amen!//
Dice il Signore Dio:/ Io sono l’Alfa e l’Omèga,/ Colui che è,/ che era e che viene,/ l’Onnipotente!

Vangelo

Gv 18,33b-37


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Tu lo dici: io sono re.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

15 novembre 2009 – XXXIII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in mp3

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Prima lettura
Dn 12,1-3

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In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.

Dal libro del profeta Daniele

In quel tempo,/ sorgerà Michele,/ il gran principe,/ che vigila sui figli del tuo popolo.//
Sarà un tempo di angoscia,/ come non c’era stata mai/ dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo;/ in quel tempo sarà salvato il tuo popolo,/ chiunque si troverà/ scritto nel libro.//
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere/ si risveglieranno:/ gli uni alla vita eterna/ e gli altri alla vergogna/ e per l’infamia eterna.//
I saggi risplenderanno/ come lo splendore del firmamento;/ coloro che avranno indotto molti alla giustizia/ risplenderanno come le stelle/ per sempre.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 15

Rit.:Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Seconda lettura
Eb 10,11-14.18

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Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sacerdote/ si presenta giorno per giorno a celebrare il culto/ e a offrire molte volte gli stessi sacrifici,/ che non possono mai/ eliminare i peccati.//
Cristo,/ invece,/ avendo offerto un solo sacrificio per i peccati,/ si è assiso per sempre alla destra di Dio,/ aspettando ormai che i suoi nemici/ vengano posti a sgabello dei suoi piedi.// Infatti,/ con un’unica offerta/ egli ha reso perfetti per sempre/ quelli che vengono santificati.//
Ora,/ dove c’è il perdono di queste cose,/ non c’è più offerta/ per il peccato.

Vangelo
Mc 13,24-32

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Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

8 novembre 2009 – XXXII del Tempo Ordinario – Anno B – Letture in mp3

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Prima lettura
1Re 17,10-16

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La vedova fece con la sua farina una piccola focaccia e la portò a Elia.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni,/ il profeta Elia si alzò/ e andò a Sarèpta.// Arrivato alla porta della città,/ ecco una vedova che raccoglieva legna.// La chiamò/ e le disse:/ «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso,/ perché io possa bere».//
Mentre quella andava a prenderla,/ le gridò:/ «Per favore,/ prendimi anche un pezzo di pane».// Quella rispose:/ «Per la vita del Signore,/ tuo Dio,/ non ho nulla di cotto,/ ma solo un pugno di farina nella giara/ e un po’ d’olio nell’orcio;/ ora raccolgo due pezzi di legna,/ dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio:/ la mangeremo/ e poi moriremo».//
Elia le disse:/ «Non temere;/ va’ a fare come hai detto.// Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela;/ quindi ne preparerai per te e per tuo figlio,/ poiché così dice il Signore,/ Dio d’Israele:/ “La farina della giara non si esaurirà/ e l’orcio dell’olio non diminuirà/ fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia/ sulla faccia della terra”».//
Quella andò/ e fece come aveva detto Elia;/ poi mangiarono lei,/ lui/ e la casa di lei/ per diversi giorni.// La farina della giara non venne meno/ e l’orcio dell’olio non diminuì,/ secondo la parola che il Signore aveva pronunciato/ per mezzo di Elia.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 145

Rit.:Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Seconda lettura
Eb 9,24-28

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Cristo si è offerto una volta per tutte per togliere i peccati di molti.

Dalla lettera agli Ebrei

Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo,/ figura di quello vero,/ ma nel cielo stesso,/ per comparire ora al cospetto di Dio/ in nostro favore.// E non deve offrire se stesso più volte,/ come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui:/ in questo caso egli,/ fin dalla fondazione del mondo, /avrebbe dovuto soffrire molte volte.//
Invece ora,/ una volta sola,/ nella pienezza dei tempi,/ egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.// E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta,/ dopo di che viene il giudizio,/ così Cristo,/ dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti,/ apparirà una seconda volta,/ senza alcuna relazione con il peccato,/ a coloro che l’aspettano/ per la loro salvezza.

Vangelo
Mc 12,38-44

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Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».