9 novembre 2008 – Dedicazione della Basilica Lateranense – 93

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Prima lettura – Audio
Ez 47, 1-2.8-9.12

Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni,/ [un uomo,/ il cui aspetto era come di bronzo,]/ mi condusse all’ingresso del tempio/ e vidi che sotto la soglia del tempio/ usciva acqua verso oriente,/ poiché la facciata del tempio/ era verso oriente.// Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio,/ dalla parte meridionale dell’altare.// Mi condusse fuori dalla porta settentrionale/ e mi fece girare all’esterno,/ fino alla porta esterna/ rivolta a oriente,/ e vidi che l’acqua/ scaturiva dal lato destro.// 
Mi disse:/ «Queste acque/ scorrono verso la regione orientale,/ scendono nell’Àraba/ ed entrano nel mare:/ sfociate nel mare,/ ne risanano le acque.// Ogni essere vivente/ che si muove dovunque arriva il torrente,/ vivrà:/ il pesce vi sarà abbondantissimo,/ perché dove giungono quelle acque,/ risanano,/ e là dove giungerà il torrente/ tutto rivivrà.// Lungo il torrente,/ su una riva e sull’altra,/ crescerà ogni sorta di alberi da frutto,/ le cui foglie non appassiranno:/ i loro frutti non cesseranno/ e ogni mese matureranno,/ perché le loro acque/ sgorgano dal santuario.// I loro frutti serviranno come cibo/ e le foglie come medicina».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 45

Rit.:Un fiume rallegra la città di Dio.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

Seconda lettura – Audio
ICor 3, 9c-11.16-17

Voi siete il tempio di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli,/ voi siete edificio di Dio.//
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data,/ come un saggio architetto io ho posto il fondamento;/ un altro poi vi costruisce sopra.// Ma ciascuno stia attento a come costruisce./ Infatti nessuno può porre un fondamento/ diverso da quello che già vi si trova,/ che è Gesù Cristo.//
Non sapete che siete tempio di Dio/ e che lo Spirito di Dio abita in voi?// Se uno distrugge il tempio di Dio,/ Dio distruggerà lui.// Perché santo è il tempio di Dio,/ che siete voi.

Vangelo – Audio
Gv 2, 13-22

Parlava del tempio del suo corpo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di

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qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

2 novembre 2008 – Commemorazione di tutti i fedeli defunti – 91

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Gb 19,1.23-27a

Io lo so che il mio redentore è vivo.

Dal libro di Giobbe

Rispondendo Giobbe prese a dire:/
«Oh,/ se le mie parole si scrivessero,/
se si fissassero in un libro,/
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,/
per sempre s’incidessero sulla roccia!//
Io so che il mio redentore è vivo/
e che,/ ultimo,/ si ergerà sulla polvere!//
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,/
senza la mia carne,/ vedrò Dio.//
Io lo vedrò,/ io stesso,/
i miei occhi lo contempleranno/ e non un altro». 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 26

Rit.:Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia

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luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Seconda lettura – Audio
Rm 5,5-11

Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ la speranza non delude,/ perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori/ per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.//
Infatti,/ quando eravamo ancora deboli,/ nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.// Ora,/ a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto;/ forse qualcuno/ oserebbe morire per una persona buona.// Ma Dio/ dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che,/ mentre eravamo ancora peccatori,/ Cristo è morto per noi.//
A maggior ragione ora,/ giustificati nel suo sangue,/ saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.// Se infatti,/ quand’eravamo nemici,/ siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo,/ molto più,/ ora che siamo riconciliati,/ saremo salvati mediante la sua vita.// Non solo,/ ma ci gloriamo pure in Dio,/ per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,/ grazie al quale/ ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Vangelo – Audio
Gv 6,37-40

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

1 novembre 2008 – Tutti i Santi – 90

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Ap 7,2-4.9-14

Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io,/ Giovanni,/ vidi salire dall’oriente un altro angelo,/ con il sigillo del Dio vivente.// E gridò a gran voce ai quattro angeli,/ ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare:/ «Non devastate la terra/ né il mare/ né le piante,/ finché non avremo impresso il sigillo/ sulla fronte dei servi del nostro Dio».//
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo:/ centoquarantaquattromila segnati,/ provenienti da ogni tribù/ dei figli d’Israele.//
Dopo queste cose vidi:/ ecco,/ una moltitudine immensa,/ che nessuno poteva contare,/ di ogni nazione,/ tribù,/ popolo e lingua.// Tutti stavano in piedi davanti al trono/ e davanti all’Agnello,/ avvolti in vesti candide,/ e tenevano rami di palma nelle loro mani.// E gridavano a gran voce:/ «La salvezza appartiene al nostro Dio,/ seduto sul trono,/ e all’Agnello».// 
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi,/ e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono/ e adorarono Dio dicendo:/ «Amen!/ Lode,/ gloria,/ sapienza,/ azione di grazie,/ onore,/ potenza e forza al nostro Dio/nei secoli dei secoli./ Amen».//
Uno degli anziani allora si rivolse a me/ e disse:/ «Questi,/ che sono vestiti di bianco,/ chi sono/ e da dove vengono?».// Gli risposi:/ «Signore mio,/ tu lo sai».// E lui:/ «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione/ e che hanno lavato le loro vesti,/ rendendole candide/ nel sangue dell’Agnello».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 23

Rit.:Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Seconda lettura – Audio
1Gv 3,1-3

Vedremo Dio così come egli è.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi,/ vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio,/ e lo siamo realmente!// Per questo il mondo non ci conosce:/ perché non ha conosciuto lui.//
Carissimi,/ noi fin d’ora siamo figli di Dio,/ ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.// Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato,/ noi saremo simili a lui,/ perché lo vedremo/ così come egli è.//
Chiunque ha questa speranza in lui,/ purifica se stesso,/ come egli è puro.

Vangelo – Audio
Mt 5,1-12a

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.

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Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

26 ottobre 2008 – XXXma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 85

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Es 22,20-26
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.

Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:/
«Non molesterai il forestiero/ né lo opprimerai,/ perché voi siete stati forestieri/ in terra d’Egitto.//
Non maltratterai la vedova/ o l’orfano.// Se tu lo maltratti,/ quando invocherà da me l’aiuto,/ io darò ascolto al suo grido,/ la mia ira si accenderà/ e vi farò morire di spada:/ le vostre mogli saranno vedove/ e i vostri figli orfani.//
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo,/ all’indigente che sta con te,/ non ti comporterai con lui da usuraio:/ voi non dovete imporgli alcun interesse.// 
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo,/ glielo renderai prima del tramonto del sole,/ perché è la sua sola coperta,/ è il mantello per la sua pelle;/ come potrebbe coprirsi dormendo?// Altrimenti,/ quando griderà verso di me,/ io l’ascolterò,/ perché io sono pietoso».

Salmo responsoriale
Sal 17
(di norma deve venire eseguito in canto)

Rit.: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Seconda lettura – Audio
1Ts 1,5-10
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli,/ ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi// per il vostro bene.//
E voi avete seguito il nostro esempio/ e quello del Signore,/ avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove,/ con la gioia dello Spirito Santo,/ così da diventare modello per tutti i credenti/ della Macedònia e dell’Acàia.//
Infatti per mezzo vostro/ la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia,/ ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto,/ tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.//
Sono essi infatti a raccontare/ come noi siamo venuti in mezzo a voi/ e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio,/ per servire il Dio vivo e vero/ e attendere dai cieli il suo Figlio,/ che egli ha risuscitato dai morti,/ Gesù,/ il quale ci libera/ dall’ira che viene.

Vangelo – Audio
Mt 22,34-40
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

19 ottobre 2008 – XXIXma del Tempo Ordinario – Anno A – 84

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Is 45,1.4-6

Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Dice il Signore del suo eletto,/ di Ciro:/
«Io l’ho preso per la destra,/
per abbattere davanti a lui le nazioni,/
per sciogliere le cinture/ ai fianchi dei re,/
per aprire davanti a lui/ i battenti delle porte/
e nessun portone rimarrà chiuso.//
Per amore di Giacobbe,/ mio servo,/
e d’Israele,/ mio eletto,/
io ti ho chiamato per nome,/
ti ho dato un titolo,/ sebbene tu non mi conosca.// 
Io sono il Signore/ e non c’è alcun altro,/
fuori di me non c’è dio;/
ti renderò pronto all’azione,/ anche se tu non mi conosci,/
perché sappiano/ dall’oriente e dall’occidente/
che non c’è nulla fuori di me.//
Io sono il Signore,/ non ce n’è altri».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 95

Rit.:Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Seconda lettura – Audio
1Ts 1,1-5b

Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo/ alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre/ e nel Signore Gesù Cristo:/ a voi,/ grazia e pace.//
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi,/ ricordandovi nelle nostre preghiere/ e tenendo continuamente presenti/ l’operosità della vostra fede,/ la fatica della vostra carità/ e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo,/ davanti a Dio/ e Padre nostro.//
Sappiamo bene,/ fratelli amati da Dio,/ che siete stati scelti da lui.// Il nostro Vangelo,/ infatti,/ non si diffuse fra voi/ soltanto per mezzo della parola,/ ma anche con la potenza dello Spirito Santo/ e con profonda convinzione.

Vangelo – Audio
Mt 22,15-21

Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

12 ottobre 2008 – XXVIIIma del Tempo Ordinario – Anno A – 83

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

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Prima lettura – Audio
Is 25,6-10a

Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.

Dal libro del profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli,/ su questo monte,/
un banchetto di grasse vivande,/
un banchetto di vini eccellenti,/
di cibi succulenti,/ di vini raffinati.//
Egli strapperà su questo monte/
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli/
e la coltre distesa su tutte le nazioni.// 
Eliminerà la morte per sempre.//
Il Signore Dio asciugherà le lacrime/ su ogni volto,/
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,/
poiché il Signore/ ha parlato.//
E si dirà in quel giorno:/ «Ecco il nostro Dio;/
in lui abbiamo sperato/ perché ci salvasse.//
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;/
rallegriamoci,/ esultiamo per la sua salvezza,/
poiché la mano del Signore/ si poserà/ su questo monte».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 22

Rit.:Abiterò per sempre nella casa del Signore.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda lettura – Audio
Fil 4,12-14.19-20

Tutto posso in colui che mi dà forza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ so vivere nella povertà/ come so vivere nell’abbondanza;/ sono allenato a tutto/ e per tutto,/ alla sazietà e alla fame,/ all’abbondanza e all’indigenza.// Tutto posso/ in colui che mi dà la forza.// Avete fatto bene tuttavia/ a prendere parte/ alle mie tribolazioni.//
Il mio Dio,/ a sua volta,/ colmerà ogni vostro bisogno/ secondo la sua ricchezza/ con magnificenza,/ in Cristo Gesù.//
Al Dio e Padre nostro/ sia gloria/ nei secoli dei secoli./ Amen.

Vangelo – Audio
Mt 22,1-14

Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

5 ottobre 2008 – XXVII domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 78

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

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Prima lettura – Audio
Is 5,1-7

La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.

Dal libro del profeta Isaìa

Voglio cantare per il mio diletto/
il mio cantico d’amore per la sua vigna.//
Il mio diletto possedeva una vigna/
sopra un fertile colle.//
Egli l’aveva dissodata/ e sgombrata dai sassi/
e vi aveva piantato viti pregiate;/
in mezzo vi aveva costruito una torre/
e scavato anche un tino.//
Egli aspettò che producesse uva;/
essa produsse,/ invece,/ acini acerbi.// 
E ora,/ abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,/
siate voi giudici/ fra me e la mia vigna.//
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna/
che io non abbia fatto?//
Perché,/ mentre attendevo che producesse uva,/
essa ha prodotto acini acerbi?//
Ora voglio farvi conoscere/
ciò che sto per fare/ alla mia vigna:/
toglierò la sua siepe/
e si trasformerà in pascolo;/
demolirò il suo muro di cinta/
e verrà calpestata.//
La renderò un deserto,/
non sarà potata né vangata/
e vi cresceranno rovi e pruni;/
alle nubi comanderò/ di non mandarvi la pioggia.//
Ebbene,/ la vigna del Signore degli eserciti/
è la casa d’Israele;//
gli abitanti di Giuda/
sono la sua piantagione preferita.//
Egli si aspettava giustizia/
ed ecco spargimento di sangue,/
attendeva rettitudine/
ed ecco/ grida di oppressi.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 79

Rit.: La vigna del Signore è la casa d’Israele.

Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai aperto brecce nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Seconda lettura – Audio
Fil 4,6-9

Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ non angustiatevi per nulla,/ ma in ogni circostanza/ fate presenti a Dio le vostre richieste/ con preghiere,/ suppliche/ e ringraziamenti.//
E la pace di Dio,/ che supera ogni intelligenza,/ custodirà i vostri cuori e le vostre menti/ in Cristo Gesù.//
In conclusione,/ fratelli,/ quello che è vero,/ quello che è nobile,/ quello che è giusto,/ quello che è puro,/ quello che è amabile,/ quello che è onorato,/ ciò che è virtù e ciò che merita lode,/ questo sia oggetto/ dei vostri pensieri.//
Le cose che avete imparato,/ ricevuto,/ ascoltato e veduto in me,/ mettetele in pratica.// E il Dio della pace/ sarà con voi!

Vangelo – Audio
Mt 21,33-43

Darà in affitto la vigna ad altri contadini.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo,/ Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:/
«Ascoltate un’altra parabola:/ c’era un uomo,/ che possedeva un terreno e vi piantò una vigna.// La circondò con una siepe,/ vi scavò una buca per il torchio/ e costruì una torre.// La diede in affitto a dei contadini/ e se ne andò lontano.//
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti,/ mandò i suoi servi dai contadini/ a ritirare il raccolto.// Ma i contadini presero i servi/ e uno lo bastonarono,/ un altro lo uccisero,/ un altro lo lapidarono.// Mandò di nuovo altri servi,/ più numerosi dei primi,/ ma li trattarono allo stesso modo.//
Da ultimo mandò loro il proprio figlio/ dicendo:/ “Avranno rispetto per mio figlio!”.// Ma i contadini,/ visto il figlio,/ dissero tra loro:/ “Costui è l’erede.// Su,/ uccidiamolo/ e avremo noi la sua eredità!”.// Lo presero,/ lo cacciarono fuori dalla vigna/ e lo uccisero.//
Quando verrà dunque il padrone della vigna,/ che cosa farà a quei contadini?».//
Gli risposero:/ «Quei malvagi,/ li farà morire miseramente/ e darà in affitto la vigna/ ad altri contadini,/ che gli consegneranno i frutti a suo tempo».//
E Gesù disse loro:/ «Non avete mai letto nelle Scritture:/
“La pietra che i costruttori hanno scartato/
è diventata la pietra d’angolo;/
questo è stato fatto dal Signore/
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?//
Perciò io vi dico:/ a voi sarà tolto il regno di Dio/ e sarà dato a un popolo/ che ne produca i frutti».

28 settembre 2008 – XXVIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 76

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Il commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Ez 18,25-28

Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:/
«Voi dite:/ “Non è retto il modo di agire del Signore”.// Ascolta dunque,/ casa d’Israele:/ Non è retta la mia condotta/ o piuttosto non è retta la vostra?//
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male/ e a causa di questo muore,/ egli muore appunto per il male che ha commesso.//
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso/ e compie ciò che è retto e giusto,/ egli fa vivere se stesso.// Ha riflettuto,/ si è allontanato da tutte le colpe commesse:/ egli certo vivrà/ e non morirà». 

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 24

Rit.:Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Seconda lettura – Audio
Fil 2,1-11

Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,/ se c’è qualche consolazione in Cristo,/ se c’è qualche conforto,/ frutto della carità,/ se c’è qualche comunione di spirito,/ se ci sono sentimenti di amore e di compassione,/ rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire/ e con la stessa carità,/ rimanendo unanimi e concordi.//
Non fate nulla per rivalità o vanagloria,/ ma ciascuno di voi,/ con tutta umiltà,/ consideri gli altri superiori a se stesso.// Ciascuno non cerchi l’interesse proprio,/ ma anche quello degli altri.//
Abbiate in voi gli stessi sentimenti/ di Cristo Gesù:/
egli,/ pur essendo nella condizione di Dio,/
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
/ma svuotò se stesso/
assumendo una condizione di servo,/
diventando simile agli uomini.//
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,/
umiliò se stesso/
facendosi obbediente fino alla morte/
e a una morte di croce.//
Per questo Dio lo esaltò/
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,/
perché nel nome di Gesù/
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli,/ sulla terra/ e sotto terra,/
e ogni lingua proclami:/
«Gesù Cristo è Signore!»,/
a gloria di Dio Padre.//

Vangelo – Audio
Mt 21,28-32

Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

14 settembre 2008 – Esaltazione della Santa Croce – 75

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Nm 21,4b-9

Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.

Dal libro dei Numeri

In quei giorni,/ il popolo non sopportò il viaggio.// Il popolo disse contro Dio e contro Mosè:/ «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto/ per farci morire in questo deserto?// Perché qui non c’è né pane né acqua/ e siamo nauseati di questo cibo/ così leggero».//
Allora il Signore mandò fra il popolo/ serpenti brucianti/ i quali mordevano la gente,/ e un gran numero d’Israeliti morì.//
Il popolo venne da Mosè/ e disse:/ «Abbiamo peccato,/ perché abbiamo parlato contro il Signore/ e contro di te;/ supplica il Signore/ che allontani da noi/ questi serpenti».// Mosè pregò per il popolo.//   
Il Signore disse a Mosè:/ «Fatti un serpente/ e mettilo sopra un’asta;/ chiunque sarà stato morso e lo guarderà,/ resterà in vita».// Mosè allora fece un serpente di bronzo/ e lo mise sopra l’asta;/ quando un serpente aveva morso qualcuno,/ se questi guardava il serpente di bronzo,/ restava in vita.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 77

Rit.:Non dimenticate le opere del Signore!

Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.

Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.

Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.

Seconda lettura – Audio
Fil 2,6-11

Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo Gesù,/
pur essendo nella condizione di Dio,/
non ritenne un privilegio/
l’essere come Dio,/
ma svuotò se stesso/
assumendo una condizione di servo,/
diventando simile agli uomini.//
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,/
umiliò se stesso/
facendosi obbediente fino alla morte/
e a una morte di croce.//
Per questo Dio lo esaltò/
e gli donò il nome/
che è al di sopra di ogni nome,/
perché nel nome di Gesù/
ogni ginocchio si pieghi/
nei cieli,/ sulla terra/ e sotto terra,/
e ogni lingua proclami:/
«Gesù Cristo/ è Signore!»,/
a gloria/ di Dio Padre.

Vangelo – Audio
Gv 3,13-17

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

7 settembre 2008 – XXIIIma domenica del Tempo Ordinario – Anno A – 73

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Commento della Fraternità Gesù Risorto di Tavodo

Prima lettura – Audio
Ez 33,1.7-9

Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechièle

Mi fu rivolta/ questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo,/ io ti ho posto come sentinella/ per la casa d’Israele.// Quando sentirai dalla mia bocca una parola,/ tu dovrai avvertirli da parte mia.//
Se io dico al malvagio:/ “Malvagio,/ tu morirai”,/ e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta,/ egli,/ il malvagio,/ morirà per la sua iniquità,/ ma della sua morte/ io domanderò conto a te.//
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta/ ed egli non si converte dalla sua condotta,/ egli morirà per la sua iniquità,/ ma tu/ ti sarai salvato». 

Salmo responsoriale
(di norma andrebbe eseguito in canto) 
Sal 94

Rit.:Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

 

Seconda lettura – Audio
Rm 13,8-10

Pienezza della Legge è la carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli,/ non siate debitori di nulla a nessuno,/ se non dell’amore vicendevole;/ perché chi ama l’altro/ ha adempiuto la Legge.//
Infatti:/ «Non commetterai adulterio,/ non ucciderai,/ non ruberai,/ non desidererai»,/ e qualsiasi altro comandamento,/ si ricapitola in questa parola:/ «Amerai il tuo prossimo/ come te stesso».//
La carità non fa alcun male al prossimo:/ pienezza della Legge infatti/ è la carità.

Vangelo – Audio
Mt 18,15-20

Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».