6 novembre 2022 – XXXII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
2Mac 7,1-2.9-14

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Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni,/ ci fu il caso di sette fratelli che,/ presi insieme alla loro madre,/ furono costretti dal re,/ a forza di flagelli e nerbate,/ a cibarsi di carni suine proibite.//
Uno di loro,/ facendosi interprete di tutti,/ disse:/ «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi?/ Siamo pronti a morire/ piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».//
[E il secondo,]/ giunto all’ultimo respiro,/ disse:/ «Tu,/ o scellerato,/ ci elimini dalla vita presente,/ ma il re dell’universo,/ dopo che saremo morti per le sue leggi,/ ci risusciterà/ a vita nuova ed eterna».//
Dopo costui fu torturato il terzo,/ che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua/ e stese con coraggio le mani,/ dicendo dignitosamente:/ «Dal Cielo ho queste membra/ e per le sue leggi le disprezzo,/ perché da lui spero di riaverle di nuovo».// Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti/ dalla fierezza di questo giovane,/ che non teneva in nessun conto le torture.//
Fatto morire anche questo,/ si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti.// Ridotto in fin di vita,/ egli diceva:/ «È preferibile morire per mano degli uomini,/ quando da Dio/ si ha la speranza/ di essere da lui di nuovo risuscitati;/ ma per te non ci sarà davvero/ risurrezione per la vita».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 16

Rit.: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

Seconda lettura
2Ts 2,16-3,5

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Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli,/ lo stesso Signore nostro Gesù Cristo/ e Dio,/ Padre nostro,/ che ci ha amati e ci ha dato,/ per sua grazia,/ una consolazione eterna e una buona speranza,/ conforti i vostri cuori/ e li confermi in ogni opera/ e parola di bene.//
Per il resto,/ fratelli,/ pregate per noi,/ perché la parola del Signore corra e sia glorificata,/ come lo è anche tra voi,/ e veniamo liberati/ dagli uomini corrotti e malvagi.// La fede infatti non è di tutti.// Ma il Signore è fedele:/ egli vi confermerà/ e vi custodirà dal Maligno.//
Riguardo a voi,/ abbiamo questa fiducia nel Signore:// che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate/ e continuerete a farlo.// Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio/ e alla pazienza di Cristo.

Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.

Vangelo
Lc 20,27-38

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Dio non è dei morti, ma dei viventi.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi/ – i quali dicono che non c’è risurrezione/ – e gli posero questa domanda:// «Maestro,/ Mosè ci ha prescritto:/ “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie,/ ma è senza figli,/ suo fratello prenda la moglie/ e dia una discendenza al proprio fratello”.// C’erano dunque sette fratelli:/ il primo,/ dopo aver preso moglie,/ morì senza figli.// Allora la prese il secondo/ e poi il terzo/ e così tutti e sette morirono/ senza lasciare figli.// Da ultimo morì anche la donna.// La donna dunque,/ alla risurrezione,/ di chi sarà moglie?// Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».//
Gesù rispose loro:// «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;// ma quelli che sono giudicati degni della vita futura/ e della risurrezione dai morti,/ non prendono né moglie né marito:// infatti non possono più morire,/ perché sono uguali agli angeli/ e,/ poiché sono figli della risurrezione,/ sono figli di Dio.// Che poi i morti risorgano,/ lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto,/ quando dice:/ “Il Signore è il Dio di Abramo,/ Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.// Dio non è dei morti,/ ma dei viventi;// perché tutti vivono per lui».

23 ottobre 2022 – XXX del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 35,15-17.20-22

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La preghiera del povero attraversa le nubi.

Dal libro del Siràcide

Il Signore è giudice/
e per lui non c’è preferenza di persone.//
Non è parziale a danno del povero/
e ascolta/ la preghiera dell’oppresso.//
Non trascura la supplica dell’orfano,/
né la vedova,/ quando si sfoga nel lamento.//
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,/
la sua preghiera arriva fino alle nubi.//
La preghiera del povero attraversa le nubi/
né si quieta/ finché non sia arrivata;/
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto/
e abbia reso soddisfazione ai giusti/ e ristabilito l’equità.


Salmo responsoriale

(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 33

Rit.:Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.


Seconda lettura

2Tm 4,6-8.16-18

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Mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/ io sto già per essere versato in offerta/ ed è giunto il momento che io lasci questa vita.// Ho combattuto la buona battaglia,/ ho terminato la corsa,/ ho conservato la fede.// Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore,/ il giudice giusto,/ mi consegnerà in quel giorno;// non solo a me,/ ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore/ la sua manifestazione.//
Nella mia prima difesa in tribunale/ nessuno mi ha assistito;/ tutti mi hanno abbandonato.// Nei loro confronti,/ non se ne tenga conto.// Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza,/ perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo/ e tutte le genti lo ascoltassero:/ e così fui liberato/ dalla bocca del leone.//
Il Signore mi libererà da ogni male/ e mi porterà in salvo nei cieli,/ nel suo regno;/ a lui la gloria/ nei secoli dei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.


Vangelo

Lc 18,9-14

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Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù disse ancora questa parabola/ per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti/ e disprezzavano gli altri://
«Due uomini/ salirono al tempio a pregare:// uno era fariseo/ e l’altro pubblicano.//
Il fariseo,/ stando in piedi,/ pregava così tra sé:// “O Dio,/ ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini,/ ladri,/ ingiusti,/ adùlteri,/ e neppure come questo pubblicano.// Digiuno due volte alla settimana/ e pago le decime di tutto quello che possiedo”.//
Il pubblicano invece,/ fermatosi a distanza,/ non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo,/ ma si batteva il petto dicendo:/ “O Dio,/ abbi pietà di me peccatore”.//
Io vi dico:// questi,/ a differenza dell’altro,/ tornò a casa sua giustificato,/ perché chiunque si esalta sarà umiliato,// chi invece si umilia/ sarà esaltato».

9 ottobre 2022 – XXVIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
2Re 5,14-17

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Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni,/ Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,]/ scese e si immerse nel Giordano sette volte,/ secondo la parola di Elisèo,/ uomo di Dio,/ e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo;// egli era purificato [dalla sua lebbra].//
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,]/ l’uomo di Dio;/ entrò e stette davanti a lui dicendo:/ «Ecco,/ ora so che non c’è Dio su tutta la terra/ se non in Israele.// Adesso accetta un dono/ dal tuo servo».// Quello disse:/ «Per la vita del Signore,/ alla cui presenza io sto,/ non lo prenderò».// L’altro insisteva perché accettasse,/ ma egli rifiutò.//
Allora Naamàn disse:/ «Se è no,/ sia permesso almeno al tuo servo/ di caricare qui tanta terra/ quanta ne porta una coppia di muli,/ perché il tuo servo non intende compiere più/ un olocausto o un sacrificio ad altri dèi,/ ma solo al Signore».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 97

Rit.: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Seconda lettura
2Tm 2,8-13

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Se perseveriamo, con lui anche regneremo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/
ricòrdati di Gesù Cristo,/
risorto dai morti,/
discendente di Davide,/
come io annuncio nel mio vangelo,/
per il quale soffro/
fino a portare le catene come un malfattore.//
Ma la parola di Dio non è incatenata!// Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto,/ perché anch’essi raggiungano la salvezza/ che è in Cristo Gesù,/ insieme alla gloria eterna.//
Questa parola è degna di fede:/
Se moriamo con lui,/ con lui anche vivremo;//
se perseveriamo,/ con lui anche regneremo;//
se lo rinneghiamo,/ lui pure ci rinnegherà;//
se siamo infedeli,/ lui rimane fedele,/
perché non può/ rinnegare se stesso.

Canto al Vangelo (1Ts 5,18)
Alleluia, alleluia.
In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

Vangelo
Lc 17,11-19

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Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme,/ Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.//
Entrando in un villaggio,/ gli vennero incontro dieci lebbrosi,/ che si fermarono a distanza/ e dissero ad alta voce:// «Gesù,/ maestro,/ abbi pietà di noi!».// Appena li vide,/ Gesù disse loro:/ «Andate a presentarvi ai sacerdoti».// E mentre essi andavano,/ furono purificati.//
Uno di loro,/ vedendosi guarito,/ tornò indietro lodando Dio a gran voce,/ e si prostrò davanti a Gesù,/ ai suoi piedi,/ per ringraziarlo.// Era un Samaritano.//
Ma Gesù osservò:// «Non ne sono stati purificati dieci?// E gli altri nove dove sono?// Non si è trovato nessuno che tornasse indietro/ a rendere gloria a Dio,/ all’infuori di questo straniero?».// E gli disse:/ «Àlzati e va’;/ la tua fede ti ha salvato!».

2 ottobre 2022 – XXVII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Ab 1,2-3;2,2-4

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Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando,/ Signore,/ implorerò aiuto
e non ascolti,/
a te alzerò il grido:/ «Violenza!»/
e non salvi?//
Perché mi fai vedere l’iniquità/
e resti spettatore dell’oppressione?//
Ho davanti a me rapina e violenza/
e ci sono liti e si muovono contese.//
Il Signore rispose e mi disse:/
«Scrivi la visione/
e incidila bene sulle tavolette,/
perché la si legga speditamente.//
È una visione che attesta un termine,/
parla di una scadenza e non mentisce;/
se indugia,/ attendila,/
perché certo verrà/ e non tarderà.//
Ecco,/ soccombe colui che non ha l’animo retto,/
mentre il giusto vivrà/ per la sua fede».//

Salmo responsoriale
Sal 94

Rit.: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda lettura
2Tm 1,6-8.13-14

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Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/ ti ricordo di ravvivare il dono di Dio,/ che è in te mediante l’imposizione delle mie mani.// Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza,/ ma di forza,/ di carità e di prudenza.//
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro,/ né di me,/ che sono in carcere per lui;// ma,/ con la forza di Dio,/ soffri con me per il Vangelo.//
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me/ con la fede e l’amore,/ che sono in Cristo Gesù.// Custodisci,/ mediante lo Spirito Santo che abita in noi,/ il bene prezioso che ti è stato affidato.

Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

Vangelo
Lc 17,5-10

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Se aveste fede!

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ gli apostoli dissero al Signore:/ «Accresci in noi la fede!».//
Il Signore rispose:/ «Se aveste fede quanto un granello di senape,/ potreste dire a questo gelso:/ “Sràdicati/ e vai a piantarti nel mare”, // ed esso vi obbedirebbe.//
Chi di voi,/ se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge,/ gli dirà,/ quando rientra dal campo:/ “Vieni subito e mettiti a tavola”?// Non gli dirà piuttosto:/ “Prepara da mangiare,/ stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi,/ finché avrò mangiato e bevuto,/ e dopo mangerai e berrai tu”?// Avrà forse gratitudine verso quel servo,/ perché ha eseguito gli ordini ricevuti?//
Così anche voi,/ quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato,/ dite:/ “Siamo servi inutili.// Abbiamo fatto/ quanto dovevamo fare”».

25 settembre 2022 – XXVI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Am 6,1.4-7

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Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion/
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!//
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani/
mangiano gli agnelli del gregge/
e i vitelli cresciuti nella stalla.//
Canterellano al suono dell’arpa,/
come Davide improvvisano su strumenti musicali;/
bevono il vino in larghe coppe/
e si ungono con gli unguenti più raffinati,/
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.//
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati/
e cesserà/ l’orgia dei dissoluti.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 145

Rit.: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Seconda lettura
1Tm 6,11-16

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Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Tu,/ uomo di Dio,/ evita queste cose;/ tendi invece alla giustizia,/ alla pietà,/ alla fede,/ alla carità,/ alla pazienza,/ alla mitezza.// Combatti la buona battaglia della fede,/ cerca di raggiungere la vita eterna/ alla quale sei stato chiamato/ e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede/ davanti a molti testimoni.//
Davanti a Dio,/ che dà vita a tutte le cose,/ e a Gesù Cristo,/ che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato,/ ti ordino di conservare senza macchia/ e in modo irreprensibile/ il comandamento,/ fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,/
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,/
il beato e unico Sovrano,/
il Re dei re/ e Signore dei signori,/
il solo che possiede l’immortalità/
e abita una luce inaccessibile://
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto/ né può vederlo.//
A lui onore e potenza per sempre./Amen.

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

Vangelo
Lc 16,19-31

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Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù disse ai farisei://
«C’era un uomo ricco,/ che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo,/ e ogni giorno si dava a lauti banchetti.// Un povero,/ di nome Lazzaro,/ stava alla sua porta,/ coperto di piaghe,/ bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco;// ma erano i cani/ che venivano a leccare le sue piaghe.//
Un giorno il povero morì/ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo.// Morì anche il ricco/ e fu sepolto.// Stando negli inferi fra i tormenti,/ alzò gli occhi e vide di lontano Abramo,/ e Lazzaro accanto a lui.// Allora gridando disse:/ “Padre Abramo,/ abbi pietà di me/ e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito/ e a bagnarmi la lingua,/ perché soffro terribilmente in questa fiamma”.//
Ma Abramo rispose:/ “Figlio,/ ricòrdati che,/ nella vita,/ tu hai ricevuto i tuoi beni,/ e Lazzaro i suoi mali;// ma ora in questo modo lui è consolato,/ tu invece sei in mezzo ai tormenti.// Per di più,/ tra noi e voi è stato fissato un grande abisso:// coloro che di qui vogliono passare da voi,/ non possono,/ né di lì/ possono giungere fino a noi”.//
E quello replicò:/ “Allora,/ padre,/ ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre,/ perché ho cinque fratelli.// Li ammonisca severamente,/ perché non vengano anch’essi/ in questo luogo di tormento”.// Ma Abramo rispose:/ “Hanno Mosè e i Profeti;/ ascoltino loro”.// E lui replicò:/ “No,/ padre Abramo,/ ma se dai morti qualcuno andrà da loro,/ si convertiranno”.// Abramo rispose:/ “Se non ascoltano Mosè e i Profeti,/ non saranno persuasi/ neanche se uno risorgesse dai morti”».

18 settembre 2022 – XXV del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Am 8,4-7

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Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.

Dal libro del profeta Amos

Il Signore mi disse:/
«Ascoltate questo,/
voi che calpestate il povero/
e sterminate gli umili del paese,/
voi che dite:/ “Quando sarà passato il novilunio/
e si potrà vendere il grano?//
E il sabato,/ perché si possa smerciare il frumento,/
diminuendo l’efa e aumentando il siclo/
e usando bilance false,/
per comprare con denaro gli indigenti/
e il povero/ per un paio di sandali?//
Venderemo anche lo scarto del grano”».//
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:/
«Certo,/ non dimenticherò mai/ tutte le loro opere».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 112

Rit.:Benedetto il Signore che rialza il povero.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Seconda lettura
1Tm 2,1-8

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Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/ raccomando,/ prima di tutto,/ che si facciano domande,/ suppliche,/ preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini,/ per i re/ e per tutti quelli che stanno al potere,/ perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla,/ dignitosa e dedicata a Dio.// Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio,/ nostro salvatore,/ il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati/ e giungano alla conoscenza della verità.//
Uno solo,/ infatti,/ è Dio/ e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini,/ l’uomo Cristo Gesù,/ che ha dato se stesso/ in riscatto per tutti.// Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti,/ e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo/ – dico la verità,/ non mentisco/ –, maestro dei pagani/ nella fede e nella verità.//
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino,/ alzando al cielo mani pure,/ senza collera/ e senza contese.

 

Canto al Vangelo
(2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

Vangelo
Lc 16,1-13

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Non potete servire Dio e la ricchezza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù diceva ai discepoli://
«Un uomo ricco aveva un amministratore,/ e questi fu accusato dinanzi a lui/ di sperperare i suoi averi.// Lo chiamò e gli disse:/ “Che cosa sento dire di te?/ Rendi conto della tua amministrazione,/ perché non potrai più amministrare”.//
L’amministratore disse tra sé:/ “Che cosa farò,/ ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione?// Zappare,/ non ne ho la forza;// mendicare,/ mi vergogno.// So io che cosa farò perché,/ quando sarò stato allontanato dall’amministrazione,/ ci sia qualcuno/ che mi accolga in casa sua”.//
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone/ e disse al primo:/ “Tu quanto devi al mio padrone?”.// Quello rispose:/ “Cento barili d’olio”.// Gli disse:/ “Prendi la tua ricevuta,/ siediti subito e scrivi cinquanta”.// Poi disse a un altro:/ “Tu quanto devi?”.// Rispose:/ “Cento misure di grano”.// Gli disse:/ “Prendi la tua ricevuta/ e scrivi ottanta”.//
Il padrone lodò/ quell’amministratore disonesto,/ perché aveva agito con scaltrezza.// I figli di questo mondo,/ infatti,/ verso i loro pari/ sono più scaltri/ dei figli della luce.//
Ebbene,/ io vi dico:// fatevi degli amici/ con la ricchezza disonesta,/ perché,/ quando questa verrà a mancare,/ essi vi accolgano nelle dimore eterne.//
Chi è fedele in cose di poco conto,/ è fedele anche in cose importanti;// e chi è disonesto in cose di poco conto,/ è disonesto anche in cose importanti.// Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta,/ chi vi affiderà quella vera?// E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui,/ chi vi darà la vostra?//
Nessun servitore può servire due padroni,/ perché o odierà l’uno e amerà l’altro,/ oppure si affezionerà all’uno/ e disprezzerà l’altro.// Non potete servire/ Dio e la ricchezza».

11 settembre 2022 – XXIV del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Es 32,7-11.13-14

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Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni,/ il Signore disse a Mosè:/ «Va’,/ scendi,/ perché il tuo popolo,/ che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto,/ si è pervertito.// Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato!// Si sono fatti un vitello di metallo fuso,/ poi gli si sono prostrati dinanzi,/ gli hanno offerto sacrifici e hanno detto:/ “Ecco il tuo Dio,/ Israele,/ colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».//
Il Signore disse inoltre a Mosè:/ «Ho osservato questo popolo:/ ecco,/ è un popolo dalla dura cervìce.// Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro/ e li divori.// Di te invece/ farò una grande nazione».//
Mosè allora supplicò il Signore,/ suo Dio,/ e disse:/ «Perché,/ Signore,/ si accenderà la tua ira contro il tuo popolo,/ che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza/ e con mano potente?// Ricòrdati di Abramo,/ di Isacco,/ di Israele,/ tuoi servi,/ ai quali hai giurato per te stesso e hai detto:/ “Renderò la vostra posterità/ numerosa come le stelle del cielo,/ e tutta questa terra,/ di cui ho parlato,/ la darò ai tuoi discendenti/ e la possederanno per sempre”».//
Il Signore si pentì/ del male che aveva minacciato di fare/ al suo popolo.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 50

Rit.: Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Seconda lettura
1Tm 1,12-17

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Cristo è venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,/ rendo grazie a colui che mi ha reso forte,/ Cristo Gesù Signore nostro,/ perché mi ha giudicato degno di fiducia/ mettendo al suo servizio me,/ che prima ero un bestemmiatore,/ un persecutore e un violento.// Ma mi è stata usata misericordia,/ perché agivo per ignoranza,/ lontano dalla fede,/ e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato/ insieme alla fede e alla carità/ che è in Cristo Gesù.//
Questa parola è degna di fede/ e di essere accolta da tutti:/ Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori,/ il primo dei quali sono io.// Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia,/ perché Cristo Gesù ha voluto in me,/ per primo,/ dimostrare tutta quanta la sua magnanimità,/ e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui/ per avere la vita eterna.//
Al Re dei secoli,/ incorruttibile,/ invisibile e unico Dio,/ onore e gloria/ nei secoli dei secoli./ Amen.

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

Vangelo
Lc 15,1-32

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Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.// I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:/ «Costui accoglie i peccatori/ e mangia con loro».//
Ed egli disse loro questa parabola:/ «Chi di voi,/ se ha cento pecore e ne perde una,/ non lascia le novantanove nel deserto/ e va in cerca di quella perduta,/ finché non la trova?// Quando l’ha trovata,/ pieno di gioia se la carica sulle spalle,/ va a casa,/ chiama gli amici e i vicini e dice loro:/ “Rallegratevi con me,/ perché ho trovato la mia pecora,/ quella che si era perduta”.// Io vi dico:/ così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte,/ più che per novantanove giusti/ i quali non hanno bisogno di conversione.//
Oppure,/ quale donna,/ se ha dieci monete e ne perde una,/ non accende la lampada e spazza la casa/ e cerca accuratamente finché non la trova?// E dopo averla trovata,/ chiama le amiche e le vicine,/ e dice:/ “Rallegratevi con me,/ perché ho trovato la moneta/ che avevo perduto”.// Così,/ io vi dico,/ vi è gioia davanti agli angeli di Dio/ per un solo peccatore che si converte».//
Disse ancora:/ «Un uomo aveva due figli.// Il più giovane dei due disse al padre:/ “Padre,/ dammi la parte di patrimonio che mi spetta”.// Ed egli divise tra loro le sue sostanze.// Pochi giorni dopo,/ il figlio più giovane,/ raccolte tutte le sue cose,/ partì per un paese lontano/ e là sperperò il suo patrimonio/ vivendo in modo dissoluto.// Quando ebbe speso tutto,/ sopraggiunse in quel paese una grande carestia/ ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.// Allora andò a mettersi al servizio/ di uno degli abitanti di quella regione,/ che lo mandò nei suoi campi/ a pascolare i porci.// Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci;/ ma nessuno gli dava nulla.// Allora ritornò in sé/ e disse:/ “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza/ e io qui muoio di fame!// Mi alzerò,/ andrò da mio padre e gli dirò:/ Padre,/ ho peccato verso il Cielo e davanti a te;/ non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.// Trattami come uno dei tuoi salariati”.// Si alzò/ e tornò da suo padre.//
Quando era ancora lontano,/ suo padre lo vide,/ ebbe compassione,/ gli corse incontro,/ gli si gettò al collo e lo baciò.// Il figlio gli disse:/ “Padre,/ ho peccato verso il Cielo e davanti a te;// non sono più degno/ di essere chiamato tuo figlio”.// Ma il padre disse ai servi:/ “Presto,/ portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare,/ mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi.// Prendete il vitello grasso,/ ammazzatelo,/ mangiamo e facciamo festa,/ perché questo mio figlio era morto/ ed è tornato in vita,/ era perduto/ ed è stato ritrovato”.// E cominciarono a far festa.//
Il figlio maggiore si trovava nei campi.// Al ritorno,/ quando fu vicino a casa,/ udì la musica e le danze;// chiamò uno dei servi/ e gli domandò che cosa fosse tutto questo.// Quello gli rispose:/ “Tuo fratello è qui/ e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso,/ perché lo ha riavuto sano e salvo”.// Egli si indignò,/ e non voleva entrare.// Suo padre allora uscì a supplicarlo.// Ma egli rispose a suo padre:/ “Ecco,/ io ti servo da tanti anni/ e non ho mai disobbedito a un tuo comando,/ e tu non mi hai mai dato un capretto/ per far festa con i miei amici.// Ma ora che è tornato questo tuo figlio,/ il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute,/ per lui hai ammazzato il vitello grasso”.// Gli rispose il padre:/ “Figlio,/ tu sei sempre con me/ e tutto ciò che è mio è tuo;// ma bisognava far festa e rallegrarsi,/ perché questo tuo fratello era morto/ ed è tornato in vita,/ era perduto/ ed è stato ritrovato”».

4 settembre 2022 – XXIII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sap 9,13-18

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Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?

Dal libro della Sapienza

Quale uomo può conoscere il volere di Dio?//
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?//
I ragionamenti dei mortali sono timidi/
e incerte le nostre riflessioni,/
perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima/
e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.//
A stento immaginiamo le cose della terra,/
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;/
ma chi ha investigato le cose del cielo?//
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,/
se tu non gli avessi dato la sapienza/
e dall’alto non gli avessi inviato/ il tuo santo spirito?//
Così vennero raddrizzati i sentieri/ di chi è sulla terra;/
gli uomini furono istruiti/ in ciò che ti è gradito/
e furono salvati/ per mezzo della sapienza».

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)
Sal 89

Rit.:Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.

Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

Seconda lettura
Fm 1,9-10.12-17

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Accoglilo non più come schiavo, ma come fratello carissimo.

Dalla lettera a Filèmone

Carissimo,/ ti esorto,/ io,/ Paolo,/ così come sono,/ vecchio,/ e ora anche prigioniero di Cristo Gesù.// Ti prego per Onèsimo,/ figlio mio,/ che ho generato nelle catene.// Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.//
Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo,/ ora che sono in catene per il Vangelo.// Ma non ho voluto fare nulla/ senza il tuo parere,/ perché il bene che fai non sia forzato,/ ma volontario.//
Per questo forse è stato separato da te per un momento:/ perché tu lo riavessi per sempre;// non più però come schiavo,/ ma molto più che schiavo,/ come fratello carissimo,/ in primo luogo per me,/ ma ancora più per te,/ sia come uomo/ sia come fratello nel Signore.//
Se dunque tu mi consideri amico,/ accoglilo come me stesso.

Canto al Vangelo (Sal 118,135)
Alleluia, alleluia.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Alleluia.

Vangelo
Lc 14,25-33

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Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ una folla numerosa andava con Gesù.// Egli si voltò/ e disse loro://
«Se uno viene a me/ e non mi ama più di quanto ami suo padre,/ la madre,/ la moglie,/ i figli,/ i fratelli,/ le sorelle/ e perfino la propria vita,/ non può essere mio discepolo.//
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me,/ non può essere mio discepolo.//
Chi di voi,/ volendo costruire una torre,/ non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi/ per portarla a termine?// Per evitare che,/ se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro,/ tutti coloro che vedono comincino a deriderlo,/ dicendo:/ “Costui ha iniziato a costruire,/ ma non è stato capace di finire il lavoro”.//
Oppure quale re,/ partendo in guerra contro un altro re,/ non siede prima a esaminare/ se può affrontare con diecimila uomini/ chi gli viene incontro con ventimila?// Se no,/ mentre l’altro è ancora lontano,/ gli manda dei messaggeri/ per chiedere pace.//
Così/ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi,/ non può essere/ mio discepolo».

28 agosto 2022 – XXII del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Sir 3,19-21.30-31

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Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Siràcide

Figlio,/ compi le tue opere con mitezza,/
e sarai amato più di un uomo generoso.//
Quanto più sei grande,/ tanto più fatti umile,/
e troverai grazia/ davanti al Signore.//
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,/
ma ai miti/ Dio rivela i suoi segreti.//
Perché grande è la potenza del Signore,/
e dagli umili/ egli è glorificato.//
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,/
perché in lui/ è radicata la pianta del male.//
Il cuore sapiente medita le parabole,/
un orecchio attento/ è quanto desidera il saggio.

Salmo responsoriale
(di norma deve venire eseguito in canto)

Sal 67

Rit.:Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

Seconda lettura
Eb 12,18-19.22-24

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Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile/ né a un fuoco ardente/ né a oscurità,/ tenebra e tempesta,/ né a squillo di tromba e a suono di parole,/ mentre quelli che lo udivano/ scongiuravano Dio/ di non rivolgere più a loro la parola.//
Voi invece vi siete accostati al monte Sion,/ alla città del Dio vivente,/ alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli,/ all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti/ i cui nomi sono scritti nei cieli,/ al Dio giudice di tutti/ e agli spiriti dei giusti resi perfetti,/ a Gesù,/ mediatore dell’alleanza nuova.

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

Vangelo
Lc 14,1.7-14


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Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato/ Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare/ ed essi stavano a osservarlo.//
Diceva agli invitati una parabola,/ notando come sceglievano i primi posti:// «Quando sei invitato a nozze da qualcuno,/ non metterti al primo posto,/ perché non ci sia un altro invitato più degno di te,/ e colui che ha invitato te e lui venga a dirti:/ “Cèdigli il posto!”.// Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.// Invece,/ quando sei invitato,/ va’ a metterti all’ultimo posto,/ perché quando viene colui che ti ha invitato/ ti dica:// “Amico,/ vieni più avanti!”.// Allora ne avrai onore/ davanti a tutti i commensali.// Perché chiunque si esalta sarà umiliato,/ e chi si umilia sarà esaltato».//
Disse poi a colui che l’aveva invitato:// «Quando offri un pranzo o una cena,/ non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini,/ perché a loro volta non ti invitino anch’essi/ e tu abbia il contraccambio.// Al contrario,/ quando offri un banchetto,/ invita poveri,/ storpi,/ zoppi,/ ciechi;// e sarai beato/ perché non hanno da ricambiarti.// Riceverai infatti la tua ricompensa/ alla risurrezione dei giusti».

21 agosto 2022 – XXI del Tempo Ordinario – Anno C – Letture in audio mp3

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Prima lettura
Is 66,18-21

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Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:/
«Io verrò a radunare tutte le genti/ e tutte le lingue;/ essi verranno e vedranno la mia gloria.//
Io porrò in essi un segno/ e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis,/ Put,/ Lud,/ Mesec,/ Ros,/ Tubal e Iavan,/ alle isole lontane che non hanno udito parlare di me/ e non hanno visto la mia gloria;/ essi annunceranno la mia gloria alle genti.//
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore,/ su cavalli,/ su carri,/ su portantine,/ su muli,/ su dromedari,/ al mio santo monte di Gerusalemme/ – dice il Signore/ –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri/ nel tempio del Signore.//
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti,/ dice il Signore».

Salmo responsoriale
(di norma deve vnire eseguito in canto)
Sal 116

Rit.: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Seconda lettura
Eb 12,5-7.11-13

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Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli,/ avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:/
«Figlio mio,/ non disprezzare la correzione del Signore/
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;//
perché il Signore corregge colui che egli ama/
e percuote/ chiunque riconosce come figlio».//
È per la vostra correzione/ che voi soffrite!// Dio vi tratta come figli;/ e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?// Certo,/ sul momento,/ ogni correzione non sembra causa di gioia,/ ma di tristezza;// dopo,/ però,/ arreca un frutto di pace e di giustizia/ a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.//
Perciò,/ rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche/ e camminate diritti con i vostri piedi,/ perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi,/ ma piuttosto a guarire.

Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

Vangelo
Lc 13,22-30

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Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo,/ Gesù passava insegnando per città e villaggi,/ mentre era in cammino verso Gerusalemme.//
Un tale gli chiese:/ «Signore,/ sono pochi quelli che si salvano?».//
Disse loro:/ «Sforzatevi di entrare per la porta stretta,/ perché molti,/ io vi dico,/ cercheranno di entrare,/ ma non ci riusciranno.//
Quando il padrone di casa si alzerà/ e chiuderà la porta,/ voi,/ rimasti fuori,/ comincerete a bussare alla porta,/ dicendo:/ “Signore,/ aprici!”.// Ma egli vi risponderà:/ “Non so di dove siete”.// Allora comincerete a dire:/ “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza/ e tu hai insegnato nelle nostre piazze”.// Ma egli vi dichiarerà:/ “Voi,/ non so di dove siete.// Allontanatevi da me, /voi tutti operatori di ingiustizia!”.//
Là ci sarà pianto e stridore di denti,/ quando vedrete Abramo,/ Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,/ voi invece cacciati fuori.//
Verranno da oriente e da occidente,/ da settentrione e da mezzogiorno/ e siederanno a mensa nel regno di Dio.// Ed ecco,/ vi sono ultimi che saranno primi,/ e vi sono primi che saranno ultimi».